La sterlina d’oro Giorgio V è una moneta coniata dal 1910 al 1932, ovvero quando il regno Unito uscì definitivamente dal Gold Standard. Nel periodo del regno di Giorgio V la sterlina d’oro fu coniata non solo dalla Royal Mint , ma anche in varie filiali dislocate in tutto il mondo. In Australia ricordiamo le zecche di Sidney, Melbourne e Perth; in India quella di Mumbai; in Sudafrica quella di Pretoria, mentre in Canada vi era la sede di Ottawa.
La produzione della sterlina d’oro Giorgio V non poteva avvenire solo in Inghilterra a causa dei costi di trasporto. Era infatti più comodo e conveniente coniare le sterline d’oro anche nelle sedi periferiche dell’Impero o dei Dominion.
La sterlina d’oro Giorgio V ha sul dritto chiaramente il profilo del sovrano inglese, mentre sul retro è disegnato san Giorgio che uccide il drago, storica opera di Benedetto Pistrucci.
La sterlina d’oro Giorgio V ha un peso in oro di 7,322381 grammi sul peso totale di 7,98805 grammi. Il diametro della moneta è di 22,05 mm e lo spessore è pari a 1,52 millimetri.
Le dimensioni e il peso delle sterline d’oro sono le stesse dalla nascita ad oggi e non sono mai state cambiate. Infatti queste sono regolamentate dal “Great Recoinage“, traducibile in “Grande Riconiazione“, una legge scritta nel 1816 dopo le guerre napoleoniche, che dava inizio all’epoca chiamata Gold Standard o “sistema aureo”.
Giorgio V era figlio di Edoardo VII e nipote della regina Vittoria. Visse durante la prima guerra mondiale e conobbe la fine del Gold Standard, avvenuta ufficialmente nel 1931, ma iniziata nel 1914.
Grazie alla politica matrimoniale di sua nonna, la regina Vittoria, il re era cugino di molti reali d’Europa, tra cui Guglielmo II di Germania, diventato nemico di guerra. Giorgio V possedeva molti titoli tedeschi, così come il nome della casata reale. Nel 1917, con la guerra che ancora infiammava l’Europa, Giorgio V ufficialmente rinunciò a tutti i suoi titoli tedeschi e cambiò il nome della famiglia da Sassonia-Coburgo-Gotha a Windsor, nome conservato dai reali inglesi tutt’oggi.
Sotto il suo regno vennero prodotte oltre 320 milioni di sovrane. L’ultima sterlina d’oro Giorgio V fu coniata a Pretoria nel 1932.