Il Marengo italiano da 20 lire è una moneta d’oro coniata dal Regno d’Italia dal 1861 al 1923. La zecca emise monete raffiguranti ben tre diversi re d’Italia: Vittorio Emanuele II, Umberto I e Vittorio Emanuele III.
La produzione del Marengo italiano da 20 lire iniziò nell’anno del conseguimento dell’unità d’Italia fino a pochi anni dopo la fine della Grande Guerra, nel 1923, a causa di una pesante svalutazione della lira.
In realtà il primo Marengo sul suolo italiano fu coniato nel 1800 dalla Repubblica Subalpina, uno degli Stati napoleonici in Italia. Il suo valore nominale era di 20 franchi ed era soprannominato il “Napoleone”.
Con la costituzione dell’Unione Monetaria Latina il nome “Marengo” si estese in tutta europea con un valore nominale pari a 20 della moneta nazionale. In Italia infatti il Marengo prodotto dal Regno d’Italia aveva un valore nominale di 20 lire.
Il peso in oro del Marengo italiano da 20 lire è di 5,8 grammi su un totale di 6,45 grammi. La purezza della moneta è quindi del 900/1000. Il diametro della moneta è di 21 millimetri.
Descrizione delle varie versioni:
1861 – 1878 Vittorio Emanuele II:
Nel fronte della moneta è rappresentato il profilo sinistro del Re circondato dall’iscrizione circolare del suo nome, in basso viene riportata la data e sotto al collo la firma dell’incisore Ferraris.
Sul rovescio troviamo invece lo stemma sabaudo incorniciato dal collare dell’Annunziata tra i rami di alloro, intorno la scritta circolare ed regno d’Italia, in basso il valore (L. 20)
1879 -1897 Umberto I:
Nel fronte della moneta è raffigurato il busto del Re a sinistra e intorno la leggenda UMBERTO I RE D’ITALIA, in basso la data. Sotto il collo, la firma dell’incisore SPERANZA.
Nel rovescio troviamo la rappresentazione dello stemma Sabaudo contornato dal collare dell’Annunziata tra un ramo di quercia (a destra) e un ramo di alloro (a sinistra) e il valore (L. 20). In basso, ad ore sette, il segno di zecca (R); in alto al centro la stella d’Italia.
1902 -1908 Emanuele III (Aquila Sabauda):
Dritto: busto del Re volto a sinistra e contornato dalla legenda VITTORIO EMANUELE III. Sotto il collo, la firma dell’incisore SPERANZA.
Rovescio: aquila araldica con stemma di casa Savoia. Lungo la parte superiore del bordo, legenda REGNO D’ITALIA; nella parte inferiore, separata da due nodi savoia, l’indicazione del valore (L. 20), il segno di zecca (R) tra due stelle a cinque punte e la data.