Il Bufalo Americano del 2023 da 1 oz è una moneta d’oro prodotta dalla zecca degli Stati Uniti d’America, ossia la US Mint. Il Bufalo fu coniato la prima volta nel 2006 e fu la prima moneta di oro purissimo (24 carati) prodotta dalla United States Mint, lanciando quindi anche gli USA in questo settore di mercato.
Ad autorizzare la produzione del Gold Buffalo, che è la denominazione inglese ufficiale della moneta, è stato il Congresso degli Stati Uniti del 2005, indicando come tiratura massima 300.000 esemplari.
Il Bufalo Americano del 2023, ma anche gli esemplari degli anni precedenti, hanno negli USA corso legale e sono sostenuti dal governo degli Stati Uniti d’America. Oltre alla bellezza estetica della moneta, ciò che attira l’attenzione dei collezionisti e degli investitori è proprio il contenuto di oro della moneta, che corrisponde a un’oncia.
La moneta d’oro pesa dunque 31,10 grammi, il diametro è di 32,70 millimetri, mentre lo spessore è pari a 2,95 mm. Il valore nominale è di 50 dollari, ma ovviamente per via del contenuto d’oro la moneta ha un valore reale molto più elevato.
I disegni su dritto e rovescio sono stati realizzati da James Earle Fraser, noto scultore americano del primo novecento, che progettò nel 1913 il Buffalo Nickel Type 1.
Sul dritto troviamo il ritratto di un capo indiano, che non è altro che la sintesi delle caratteristiche di tre capi indiani che Fraser poté ritrarre. Parliamo di Grande Albero, Coda di Ferro e Due Lune. Nella prima parte della sua vita Fraser visse in luoghi di confine con i nativi americani e poté conoscerli da vicino. In alto a destra troviamo la scritta “LIBERTY”, mentre la data di coniazione si trova in basso a sinistra.
Sul retro è invece disegnato un bufalo americano, che dà il nome alla moneta. In alto è inciso il nome del Paese “UNITED STATES OF AMERICA”, in basso sono impresse le caratteristiche della moneta d’oro “1OZ. .999 FINE GOLD”, poco sopra è indicato il valore nominale di 50$. I due famosi motti americani sono inseriti uno in alto a destra “E PLURIBUS UNUM” e l’altro in basso a sinistra “IN GOD WE TRUST”.