Le 40 lire d’oro raffiguranti l’imperatore dei francesi e re d’Italia Napoleone del 1810 è stata una moneta prodotta nella zecca di Milano. La tiratura totale di questi esemplari è di 157.750 e pertanto si tratta di una moneta comune, ma al tempo stesso molto ricercata da collezionisti e investitori di tutto il mondo.
SI tratta di una moneta italiana, nella nostra precedente valuta (le lire) e prodotta in una delle zecche del nostro Paese, ma raffigurante un sovrano francese. Infatti dal 1805 al 1814 esisteva il Regno d’Italia con monarca Napoleone, di fatto uno Stato satellite del più grande Impero Francese, che all’epoca comprendeva molti territorio d’Europa in seguito alle conquiste di Napoleone Bonaparte.
Il 26 maggio 1805 nel Duomo di Milano Napoleone si incoronò Re d’Italia, mettendosi sul capo dal Corona Ferrea, ovvero quella utilizzata dai sovrani longobardi quando regnarono su gran parte dell’Italia e da altri Re come per esempio Federico Barbarossa. Fino ad allora la Corona Ferrea era custodita nel Duomo di Monza, luogo dell’attuale ubicazione.
Durante questo periodo la zecca di Milano ha coniato diverse monete d’oro, tra queste ci sono le 40 lire d’oro, chiamate anche doppio marengo. Infatti il valore nominale è esattamente due volte quello dei marenghi (20 lire), così come il peso che è di 12,90 grammi, il doppio del marengo che è di 6,45 grammi.
Sul dritto troviamo il profilo di Napoleone Bonaparte verso sinistra, intorno al suo capo vengono incisi nome e titoli “NAPOLEONE IMPERATORE E RE“. In basso è presente l’anno di coniazione, il 1810, e il simbolo della zecca M, che rappresenta la zecca di Milano, dove risiedeva la capitale del Regno d’Italia napoleonico.
Sul rovescio è presente lo stemma con intorno la dicitura “REGNO D’ITALIA”, in basso invece troviamo il valore nominale, che è di 40 lire.
Il peso totale delle 40 lire d’oro è di 12,90 grammi, di cui 11,60 grammi d’oro, che portano la moneta ad avere una purezza d’oro del 90%. Il diametro è di 26 millimetri, mentre il valore nominale è di 40 lire.