I 20 franchi d’oro del Belgio raffiguranti il re Leopoldo II sono stati coniati dalla zecca del Belgio fra il 1865 e il 1909, ovvero durante il suo regno. Il re fu una figura abbastanza controversa, dal momento che da una parte in patria è conosciuto come il “re costruttore” grazie ai numerosi edifici che commissionò specialmente nella capitale Bruxelles; dall’altra parte fu proprio nella sua “colonia privata” del Congo che si commisero terribili atrocità nei confronti della popolazione locale, come la mutilazione delle mani per i nativi che non raccoglievano le quantità richieste di gomma. Nel 1908 lo Stato Libero del Congo entrò poi a far parte del Belgio e prese il nome di Congo Belga.
La moneta da 20 franchi d’oro del Belgio sono chiamati anche marengo belga, dato che le caratteristiche corrispondono a quelle di altri marenghi d’oro coniati in Europa. Il suo peso è di 6,45 grammi, di cui 5,80 d’oro. La moneta ha infatti 21,6 carati, dato che è composta da oro per il 90%. Il diametro è di 21 millimetri, mentre lo spessore di 1,30 millimetri.
Queste caratteristiche sono identiche ad altri marenghi d’oro poiché si tentò con l’Unione Monetaria Latina, per permettere scambi commerciali più fluidi, di coniare in quasi tutta Europa monete con lo stesso peso e valore nominale, salvo chi adottava una valuta diversa, come il caso dell’Italia con il marengo italiano, che aveva come valore nominale 20 lire e non 20 franchi.
Sul dritto dei 20 franchi d’oro del Belgio troviamo il profilo di Leopoldo II che guarda verso destra. In circolo vicino ai bordi sono indicati il nome del sovrano e il suo titolo nobiliare.
Sul rovescio della moneta d’oro è invece disegnato lo stemma coronato. Nella parte alta è inciso il motto in francese “L’UNION FAIT LA FORCE”, ossia “L’unione fa la forza”, mentre in basso è indicato il valore nominale, ovvero “20 FR”, 20 franchi.