La moneta da 20 lire d’oro Carlo Alberto è un esemplare italiano molto raro. Si tratta di un marengo d’oro antecedente all’unità d’Italia e prodotto dal Regno di Sardegna, precisamente nella zecca di Genova, dunque parliamo di un marengo sabaudo.
Le 20 lire d’oro Carlo Alberto sono state coniate dal 1831 al 1849, anno in cui il sovrano piemontese abdicò in favore di suo figlio Vittorio Emanuele II, che diventerà il primo re d’Italia nel 1861. L’esemplare qui proposto porta la data del 1841.
Video ripreso dal canale ufficiale YouTube di del famoso Blog Numismatica Italiana.
Il peso delle 20 lire d’oro Carlo Alberto è di 6,45 grammi, di cui 5,8 d’oro. Il titolo della moneta in millesimi è infatti di 900/1000. Il suo diametro è di 21 millimetri, mentre lo spessore è pari a 1,3 mm.
Le caratteristiche appena descritte non sono altro che quelle dei marenghi d’oro. Infatti l’idea dell’Unione Monetaria Latina era proprio quella di coniare monete con lo stesso valore nominale e le stesse caratteristiche per essere interscambiabili, una sorta di preludio di una moneta unica europea.
Il primo marengo d’oro nacque in Italia, più precisamente nella Repubblica Subalpina (attuale Piemonte). La moneta fu coniata per celebrare la vittoria di Napoleone Bonaparte contro gli austriaci proprio nei pressi di Marengo. Per tale ragione il primo marengo d’oro viene chiamato anche il “Napoleone“.
Con la fine dell’egemonia napoleonica sull’Europa, i marenghi d’oro non cessarono di esistere e molti Stati continuarono la produzione seguendo le stesse caratteristiche. Il Regno di Sardegna non fu da meno e coniò dapprima il marengo Vittorio Emanuele I, poi il marengo Carlo Felice e in seguito il marengo Carlo Alberto.
Sul dritto delle 20 lire d’oro troviamo il profilo di Carlo Alberto che volge verso sinistra, mentre in circolo vi è la scritta “CAR • ALBERTVS D • G • REX SARD • CYP • ET HIER”. Il disegno è stato realizzato da Ferraris, la cui firma si trova sotto il collo del sovrano.
Sul rovescio del marengo Carlo Alberto è disegnato lo stemma reale sabaudo. Intorno ad esso è impressa la dicitura: “DVX SAB • GENVAE ET MONTISF • PRINC • PED”, oltre al valore nominale della moneta d’oro, ossia 20 lire.