Il mezzo Marengo Francese con il volto di Napoleone III venne coniato dal 1852 al 1870, ovvero nel corso degli anni in cui fu imperatore dei francesi.
Al termine della Seconda Repubblica francese, di cui il futuro Napoleone III ne fu presidente, la Francia torna ad avere un imperatore e così anche i 20 franchi d’oro cambiano design ponendo sul dritto il volto del sovrano, come tradizione per le monarchie.
Sono stati coniati due diversi profili di Napoleone III sui marenghi francesi. Il primo dal 1852 al 1860, disegnato da Jacques Jean Barre; mentre il secondo volto è stato realizzato dal 1861 al 1870 e fu disegnato da Désiré Albert Barre. I 10 franchi d’oro francesi sono stati coniati nelle zecche di Parigi, Strasburgo e Lione.
Il Mezzo Marengo francese con Napoleone III ha le stesse caratteristiche degli altri marenghi di Francia. Pesa 3,22 grammi, di cui 2,9 grammi d’oro. Il titolo della moneta è quindi pari a 900 (21,6 carati), mentre il diametro è di 19 millimetri.
Il sovrano qui raffigurato era nipote di Napoleone Bonaparte, era infatti figlio del fratello del primo imperatore dei francesi. Napoleone III ha partecipato alla seconda guerra di indipendenza italiana, vinta nel 1859 insieme al Regno di Sardegna, che portò alla liberazione della Lombardia.
Il marengo nacque in Italia nel 1800 quando suo zio, Napoleone Bonaparte, vinse a Spinetta Marengo, una località del Piemonte in provincia di Alessandria. Proprio qui le truppe napoleoniche sconfissero quelle austriache durante la campagna d’Italia.
Il marengo fu coniato per la prima volta nel 1801 dalla Repubblica Subalpina, una delle repubbliche francesi create in Italia da Napoleone Bonaparte, per celebrare proprio la sua vittoria. Per questo motivo il marengo francese era comunemente chiamato anche “Napoleone”.
Dopo la caduta di Napoleone nel 1815 la zecca di Francia ha continuato a produrre il marengo francese incidendo sul dritto il ritratto dell’imperatore corrente. Inoltre tutte le monete d’oro da 20 franchi assumevano questa denominazione.
Il marengo ebbe un’importanza rilevante in Europa perché con L’Unione Monetaria Latina si diede vita alla libera circolazione di monete aventi lo stesso valore, quindi basate su un peso in oro o argento ben definito, che fu di 4,5 g di argento o 0,290322 grammi di oro.