Lo stato di conservazione delle monete è un parametro fondamentale per comprendere il valore di un esemplare. Oltre alla specifica quantità di oro, argento o rame, il prezzo è influenzato anche dal suo stato di conservazione.
Se una moneta ha evidenti segni di usura dovuti alla circolazione il valore dell’esemplare tende a scendere. Per questa ragione è opportuno che i rivenditori di oro debbano specificare sempre lo stato di conservazione delle monete. L’usura può portare anche alla riduzione della presenza di oro o argento all’interno della moneta, facendole perdere la finezza che aveva in precedenza.
Per comprendere il grado di conservazione è stata creata una scala di valori, che aiuterà senz’altro il cliente a capire il reale valore dell’oggetto che sta comprando. Il cosiddetto Coin Grading, ossia la scala di valori per quantificare lo stato di conservazione delle monete, è lo stesso in tutta Europa, ma non è così dissimile da quello americano.
Sebbene la classificazione dello stato di conservazione delle monete possa apparire alquanto soggettiva, essa è considerata ufficialmente un metodo efficace per comprendere la condizione dell’esemplare.
Perché solitamente le monete si usurano? Qual è la scala di valori in Italia e in Europa?
Perché le monete si usurano?
La ragione principale che porta le monete a usurarsi è la circolazione, ma non è l’unico motivo. Ad essere utilizzate come mezzo di pagamento erano spesso le monete d’argento e di rame, era invece molto raro veder circolare una moneta d’oro. L’oro è da sempre considerato un metallo molto prezioso e i possessori di monete d’oro le spendevano solo in occasioni particolari.
Nonostante la poca circolazione, moltissime monete d’oro sono oggi molto usurate. La ragione è riconducibile al test che ogni esperto faceva per provare la presenza di oro al suo interno. Dati i molti falsi che circolavano, ogni mercante portava con sé un esperto in grado di verificare la consistenza di oro sbattendo la moneta su una lastra di marmo. Il suono aureo che ne derivava avrebbe certificato la presenza del metallo prezioso.
Ripetendo questo procedimento molte volte la moneta d’oro non poteva non usurarsi. Oltre a questo discorso, dobbiamo specificare che spesso queste monete venivano custodite in casseforti privati, spesso non adatte, che influivano molto sul loro stato di conservazione.
Stato di conservazione delle monete: Coin Grading
Come abbiamo già annunciato, la classifica per certificare lo stato di conservazione delle monete è la stessa in tutta Europa. L’unica differenza appare ovviamente nella lingua usata per la terminologia.
La scala parte dal livello più basso espresso dal Discreto (M) fino al Fior di Conio (FDC), ma talvolta in Italia troviamo anche la condizione “Mediocre“.
Quest’ultima sebbene non faccia parte del Coin Grading esprime una moneta d’oro non collezionabile a causa della non leggibilità delle diciture impresse e sui bordi compromessi. In caso di rarità estrema anche le monete classificate come “mediocri” hanno attirato l’attenzione di alcuni collezionisti.
Vediamo insieme nei prossimi paragrafi la scala dei valori.
Discreto – Bello – Molto Bello
- Discreto (M): esso rappresenta il grado più basso nella scala di valori che identifica lo stato di conservazione delle monete. L’usura della moneta è evidente, ma i rilievi sono riconoscibili. Molti collezionisti le scartano a priori, ma può assumere un discreto valore grazie alla presenza di oro e qualora l’esemplare fosse molto raro.
- Bello (B): non ancora considerata di buona qualità, dato che spesso la moneta è liscia, sebbene i rilievi siano leggibili. Cattura l’attenzione di investitori e collezionisti solo se l’esemplare fosse poco comune.
- Molto Bello (MB): le monete in questa condizioni hanno un grado di usura non così forte come nei livelli precedenti. Alcune parti della moneta però non sono leggibili e i segni della circolazione sono evidenti. La moneta assume principalmente valore grazie all’oro di cui è composta.
Bellissimo – Splendido – Fior di Conio
- Bellissimo (BB): per avere questo stato di conservazione l’esemplare non deve avere segni usura superiori al 30%. La moneta ha ancora visibili segni usuranti, che possono colpire più parti, come il rilievo, il bordo, ma anche i disegni impressi su fronte e retro.
- Splendido (SPL): le monete appartenenti a questo grado hanno circolato molto poco, i rilievi sono quindi intatti e il livello di usura è minimo, talvolta causato dal leggero contatto con altre monete. Il loro valore è di molto superiore al prezzo dei metalli che la compongono.
- Fior di Conio (FDC): è il più alto grado della scala dei valori del Coin Grading. Non vi sono segni di usura dovuti alla circolazione proprio perché non hanno circolato. Esse sono state appena prodotte dalla zecca, per questo motivo vengono chiamate “fior di conio”. L’unico difetto che potremmo trovare è relativo al contatto con altri esemplari mentre vengono prodotte. Il loro valore supera abbondantemente il prezzo dei materiali di cui sono composte.
Fondo a specchio o Proof
Le monete Fondo a specchio (FS), chiamate anche Proof, non sono un vero e proprio grado della scala di valori appena elencata. Queste monete differiscono dalle altre per il metodo con cui vengono prodotte. Infatti vengono utilizzati tondelli selezionati e lucidati che producono fondi a specchio e rilievi satinati.
Solitamente le monete proof sono fior di conio, ossia non hanno mai circolato, proprio perché esse non sono destinate alla circolazione, ma esclusivamente per la collezione. Può capitare che la custodia non perfetta di queste monete possa abbassare il loro stato di conservazione, ma oggi è molto raro trovare monete proof con il grado “bellissimo” o “splendido”.
Dato che costa molto produrle, solitamente le zecche le coniano solo in un numero limitato. Il loro valore di conseguenza è tendenzialmente più elevato rispetto alle altre monete.