Quotazione dell’oro dipendente dai mercati globali

Nella settimana corrente la quotazione dell’oro è stata abbastanza altalenante, dal momento che ha subito una pesante perdita lo scorso lunedì per poi riprendersi nei giorni successivi. In una sola sessione il cambio oro dollaro (XAU/USD) è passato da 1.204$ l’oncia (33,57€ al grammo) a 1.184$ l’oncia (33,21€ al grammo).

Nel momento della stesura di questo articolo la quotazione dell’oro è pari a 1.197$ l’oncia, corrispondenti a 33,40€ al grammo. Sostanzialmente il prezzo dell’oro non è variato rispetto a giovedì scorso, ad eccezione per il valore in euro che era leggermente più elevato (33,60€ al grammo).

La quotazione dell’oro ha avuto un saliscendi a causa di ciò che accadeva sui mercati finanziari globali. Il dibattito sulla manovra economica italiana, che ha portato l’euro a perdere più del 2% del suo valore, è proseguito animatamente, ma senza condizionare fortemente i mercati, ad eccezione del listino italiano e dell’elevata crescita dei rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni con il conseguente aumento dello spread fra i rendimenti dei titoli italiani e tedeschi, i quali sono considerati i più sicuri in Europa e sono quindi indice di stabilità.

Ad eccezione di lunedì 8 ottobre, l’andamento dell’oro è stato positivo, chiudendo oggi in rialzo potrebbe ottenere la terza sessione positiva consecutiva. Ad accrescere l’appeal dell’oro come bene rifugio è stata la sofferenza dei mercati azionari globali.

Per giorni le borse asiatiche hanno chiuso in rosso. La banca popolare cinese ha iniettato ben 750 miliardi di yuan (109 miliardi di dollari) nel sistema finanziario cinese per stimolare la crescita del Paese, che è stato colpito dai dazi di Trump sui prodotti cinesi negli Stati Uniti d’America. La mossa della Cina di lunedì scorso è stato il principale motivo della caduta dell’oro, dato che quel giorno il dollaro si è mostrato particolarmente forte.

Le borse europee continuano a registrare performance negative. Il FTSE MIB italiano e il DAX tedesco hanno segnato nuovi minimi annuali, ma come abbiamo detto l’indice di Milano soffre ancora delle tensioni sulla manovra economica; mentre il Cac di Parigi è molto vicini ai valori minimi del 2018.

Ieri il tonfo è avvenuto anche in America, Wall Street ha perso il 3,1% a causa dell’aumento del rendimento dei titoli del tesoro americano a 10 anni, che hanno raggiunto il 3,21%. Il motivo del rialzo potrebbe essere amputabile al rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, che ha portato il dollaro a diventare un investimento molto appetibile. Ricordiamo che la forza della valuta statunitense ha portato sia la quotazione dell’oro che l’euro a un forte ridimensionamento dal secondo trimestre del 2018.

Solitamente i presidenti americani non commentano le scelte di politica monetaria della Fed, ma nella notte italiana Donald Trump ha criticato aspramente la banca centrale americana, definendola “impazzita”. Secondo il presidente statunitense non c’è un problema di inflazione e i rialzi dei tassi di interessi (quindi del costo del denaro) sono stati troppo frequenti.

Quotazione dell’oro stabile da due mesi

Quotazione dell'oro
Quotazione dell’oro da luglio ad ottobre 2018

Dall’immagine appena mostrata possiamo notare che in realtà la quotazione dell’oro è piuttosto stabile da fine agosto ad oggi, dopo aver vissuto un mese altalenante. Il prezzo del metallo prezioso ha intrapreso un trend laterale, interrompendo per il momento il trend decrescente che l’ha portato in zona 1.200$ l’oncia.

Escludendo il picco minimo del 16 agosto e partendo dal 23 agosto constatiamo che il prezzo dell’oro sia ben inserito in un canale laterale fra i valori di 1.214$ l’oncia del 28 agosto (all’epoca pari a 33,27€ al grammo) e di 1.181$ l’oncia del 28 settembre (in quella data pari a 32,84€ al grammo).

La forza del dollaro infatti non è riuscita a portare la quotazione dell’oro sotto questi valori, almeno per il momento. L’oro ha retto alla pressione dovuta all’aumento dei tassi di interesse della Federal Reserve.

Cosa può influenzare la quotazione dell’oro?

In questo periodo la quotazione dell’oro può essere influenzata da diversi fattori. In primis un’eventuale evoluzione della discussione fra la Casa Bianca e la Federal Reserve. Non possiamo ancora sapere se l’affermazione di Trump rimanga un fatto isolato o meno.

I mercati azionari in profondo calo potrebbero avvantaggiare l’oro, sebbene anche quest’ultimo non stia avendo performance positive durature. Per quanto riguarda gli investitori italiani ed europei il prezzo dell’oro dipenderà principalmente dall’andamento dell’euro.

La valuta europea ha subito un forte calo a causa della manovra economica italiana, non è da escludere un proseguimento del trend negativo o un ritorno a valori più alti. Molto dipenderà dalle azioni di Bruxelles e del governo italiano.

Infine gli investitori in oro guarderanno con molta attenzione sia ai rendimenti dei titoli del tesoro americani sia alla condizione dei mercati asiatici, che oggi sono in grande difficoltà.

 

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