Quotazione oro in rialzo dopo annuncio Trump sui dazi

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La quotazione oro ha subito un brusco calo venerdì scorso chiudendo quindi in affanno la settimana scorsa. Lunedì però i prezzi sono tornati a salire grazie all’annuncio di Trump sui dazi, di cui parleremo in questo articolo.

Oggi il prezzo dell’oro è pari a 33,09€ al grammo, mentre la quotazione dell’oro in borsa è di 1.202$ l’oncia, dunque sopra i 1.200$, che molti analisti hanno individuato come soglia psicologica degli investitori.

Il quotazione dell’oro è iniziata a scendere ripidamente dal primo pomeriggio di venerdì scorso fino alla sera stessa, mentre il prezzo dell’oro in euro ha iniziato la sua discesa il giorno precedente, giovedì 13 settembre, come possiamo vedere nella prossima immagine, che mostra il grafico di Bullion Vault sull’andamento del valore dell’oro in euro (XAU/EUR) nell’ultima settimana.

quotazione oro Bullion Vault
Grafico oro Bullion Vault

Il prezzo dell’oro in euro ha successivamente registrato il nuovo minimo annuale a quota 32,96€ al grammo martedì in prima mattinata, ma poi il valore dell’oro è ripreso a crescere tornando sopra quota 33€ al grammo.

La quotazione oro è infatti cresciuta in seguito all’annuncio di Trump di voler inserire tariffe del 10% sui prodotti di importazione cinese per un valore totale di 200 miliardi di dollari. La percentuale è nettamente inferiore alle prime dichiarazioni, che alludevano a dazi del 25%. Gli investitori hanno quindi visto questo annuncio come un rallentamento delle tensioni commerciali, ciò ha favorito il rilancio dell’oro.

La risposta della Cina è stata porre dazi pari a 60 miliardi di dollari. Tale mossa è stata considerata “morbida” da parte degli investitori perché la Cina avrebbe potuto colpire gli Stati Uniti d’America in modo ancora più duro, come per esempio limitando l’esportazione di materie prime o dei componenti dell’elettronica, che sono molto utili per l’industria americana.

Quotazione oro: uno sguardo al grafico

Quotazione oro
Grafico quotazione oro in dollari

Il grafico mostra l’andamento del metallo prezioso nell’ultima settimana in borsa, dunque in riferimento alla valuta statunitense (XAU/USD). La quotazione oro ha subito un forte ribasso sia nella giornata di giovedì 13 settembre, quando essa da 1.210$ l’oncia (33,36€ al grammo) è scesa fino a 1.200$ l’oncia (33€ al grammo).

La mattina del giorno successivo il prezzo dell’oro ha guadagnato terreno per poi riprendere la sua discesa da quota 1.208$ (33,15€ al grammo) l’oncia a 1.193$ l’oncia (33,01€ al grammo). Da questa settimana però il trend dell’oro è in deciso rialzo.

Infatti dopo aver toccato questo valore la quotazione oro ha ottenuto dei forti guadagni soprattutto grazie già citata questione dei dazi, che sono stati più morbidi del previsto. La tensione commerciale non ha consentito agli investitori di tornare fiduciosi a investire nell’oro finanziario e per questa ragione è ormai un mese che l’oro si trova nella stessa fascia di prezzo.

Prezzo oro: cosa aspettarci dalla prossima settimana?

La quotazione oro è tornata saldamente sopra la soglia psicologica dei 1.200$ l’oncia e gli analisti sono divisi sul suo futuro andamento. Da questi valori infatti l’oro potrebbe riprendere il trend rialzista, argomento trattato da noi la scorsa settimana.

Il prezzo dell’oro sarà però ancora una volta condizionato dall’andamento del dollaro americano. Giovedì 25 settembre la Fed annuncerà la sua decisione in merito al tasso di interesse, che salvo imprevisti dovrebbe subire un rialzo. Il tasso di interesse indica il costo del denaro e in tal caso il dollaro potrebbe apprezzarsi a scapito anche dell’oro.

Stessa sorte potrebbe accadere all’euro, ciò renderebbe i compratori di oro da investimento fisico al sicuro, dato che per loro è più importante il prezzo dell’oro in euro e non in dollari. Chiaramente nulla è scontato e bisognerà attendere giovedì stesso.

I rendimenti dei Titoli del Tesoro americano sono in forte crescita e ciò spinge gli investitori a preferirli rispetto agli altri asset, tra cui l’oro. L’investimento obbligazionario fa infatti gola molti, dato che è uno tra i più sicuri.

Sulla scena mondiale restano le tensioni commerciali fra Cina e Stati Uniti. Trump ha infatti annunciato che in caso di risposta dura della Cina le tariffe potrebbero salire a 267 miliardi di dollari e i dazi sui prodotti cinesi al 25%.

Per la quotazione oro una risoluzione pacifica e morbida della guerra commerciale sarebbe l’ideale, viceversa il rischio è che gli investitori potrebbero preferire il dollaro americano, considerato valuta rifugio.

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