Valore dell’oro in borsa in calo dopo riunione Fed

Il valore dell’oro è sceso dopo la riunione della Federal Reserve, che ha rilasciato un report sulla politica monetaria ieri sera alle ore 20. Tale rapporto ha specificato che l‘economia statunitense è forte e che per contenere pressioni inflazionistiche è necessario alzare altre due volte i tassi di interesse nel corso del 2018.

I tassi di interesse indicano il costo del denaro, in questo caso del dollaro americano, dal momento che si parla degli Stati Uniti d’America. Tutte le materie prime, tra cui l’oro, sono scambiate in dollari e quindi risentono degli effetti della politica monetaria della Fed. Il valore dell’oro in borsa è infatti in calo dalla pubblicazione del report.

Il presidente americano Donald Trump aveva criticato le scelte della Fed sostenendo che il rialzo del costo del denaro avrebbe rallentato la crescita economica, che ha registrato +4,1% nello scorso trimestre, un dato assolutamente positivo e storico.

D’altro canto Jerome Powell, presidente della Fed, deve necessariamente contenere l’inflazione al di sotto del +2%, target annuale imposto proprio dalla banca centrale. Secondo l’istituto federale un’inflazione più alta di questo parametro potrebbe portare alla svalutazione del denaro e quindi a una diminuzione del potere d’acquisto.

Il valore dell’oro, così come il valore dell’argento, ha quindi subito un effetto negativo dalle decisioni della Federal Reserve. Vedremo però come questo sia un problema solo relativo per gli investitori europei in oro.

Valore dell’oro in euro in rialzo

Valore dell'oro
Valore dell’oro grafico BullionVault

Dal famoso sito BullionVault possiamo osservare il grafico appena mostrato qui sopra sul valore dell’oro in euro nelle ultime 24 ore. Notiamo che alle ore 20 di ieri il calo dell’oro è stato più pesante di quello dell’euro, ma a partire da mezzanotte il prezzo dell’oro è tornato a salire, nonostante la quotazione in borsa stesse ancora scendendo.

L’euro ha infatti successivamente perso terreno in seguito al report della Fed. Se da una parte la forza del dollaro è sostenuta dalla Federal Reserve con l’aumento dei tassi di interesse; dall’altra parte l’euro non può avere al momento la stessa forza dato che la BCE ha deciso di mantenere i tassi ai minimo.

Attualmente il tasso di interesse della Banca Centrale Europea è pari allo 0%, ciò mantiene il costo del denaro basso per aiutare l’economia dell’eurozona, che era in difficoltà dopo l’ultima recessione.

Con un euro debole il prezzo dell’oro nel vecchio continente dovrebbe tendere a crescere. Per questa ragione gli investitori europei ed italiani in oro possono dormire sonni tranquilli.

L’acquisto di oro fisico, come monete e lingotti, non solo è esentasse, ma protegge il vostro capitale dagli effetti dell’inflazione.

Con un’inflazione pari al 2% per esempio il vostro denaro si svaluta del 2% ogni anno. Questo fatto non avviene con l’acquisto di oro da investimento. Il valore dell’oro tende inoltre a crescere nel lungo periodo ed è stabile anche nei momenti più avversi, come sta succedendo negli ultimi mesi.

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