Il prezzo dell’oro torna a scendere dopo aver raggiunto i massimi annuali sia per quanto riguarda il suo valore in euro che in dollari, come vedremo in seguito. Oggi il prezzo dell’oro è pari a 43,86€ al grammo, in calo del 2,41% rispetto alla nostra ultima rilevazione. La quotazione in dollari è invece pari a 1.502$ l’oncia, perdendo il 3,54% sempre rispetto a giovedì scorso, giorno del nostro ultimo approfondimento settimanale.
Il calo è molto vistoso considerando anche le fluttuazioni dell’oro, che solitamente non sono così consistenti. Viviamo però in un periodo in cui l’oro vive una volatilità molto alta. Cosa intendiamo per volatilità? Essa indica una variazione dei prezzi molto elevata tra due periodi, nel nostro caso parliamo di una settimana.
Ricordiamo che il vero vantaggio dell’oro sta nel suo valore intrinseco e non solo nell’andamento del suo prezzo in borsa. È pur vero che la quotazione condiziona molto le scelte degli investitori ed è anche per questo motivo che molti hanno scelto di vendere il proprio oro o di speculare al ribasso, data la straordinaria crescita vista negli ultimi mesi.
Con un prezzo ribassato rispetto a una settimana fa potrebbe essere interessante valutare l‘acquisto di oro fisico, che ricordiamo crea valore nel tempo.
L’oro infatti ha diverse peculiarità, qui ne elencheremo tre che consideriamo molto interessanti:
- protegge il vostro capitale dagli effetti dell’inflazione, che ogni anno erodono il potere d’acquisto di una valuta;
- è molto commerciabile. Noi di Orogenesi Oro da Investimento riacquistiamo i vostri prodotti a determinate condizioni e prezzi che potete leggere qui >> PREZZI DI RIACQUISTO;
- le monete d’oro che abbiamo in catalogo hanno un profondo valore storico e dotate di straordinaria bellezza.
Per saperne di più vi invitiamo a leggere il nostro approfondimento qui >>> Comprare oro fisico da investimento: guida completa.
Tornando alla quotazione dell’oro vediamo quali sono gli eventi da tenere sotto la lente di ingrandimento per il prossimo periodo
Eventi di primo piano: colloqui Cina-USA e tassi BCE
Da più di un anno ormai le cronache finanziarie sono occupate dai dazi imposti a vicenda fra Cina e Stati Uniti d’America e i conseguenti colloqui per cercare di giungere a un accordo commerciale. In questi mesi di stallo e di nuovi dazi l’oro ha ottenuto una crescita esponenziale ed è possibile che proprio i dazi abbiano spinto gli investitori a puntare sul bene rifugio per eccellenza.
È notizia di questa settimana che c’è stato un colloquio telefonico fra il vicepremier cinese Liu He e il segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin e il rappresentante per il Commercio americano Robert Lighthizer. Nei primi giorni di ottobre dovrebbe esserci un incontro fra le due delegazioni a Washington.
Nel frattempo Trump annuncia di voler rimandare di due settimane l’avvio di nuovi dazi, previsti per i primi di ottobre. Probabilmente un segnale di disgelo in vista dell’incontro fra gli esponenti dei due Paesi.
Questo evento ha dato nuova linfa ai mercati, mentre la quotazione dell’oro sembra aver subito un contraccolpo.
L’altro evento che abbiamo segnalato sono i tassi BCE. Proprio oggi ci sarà la riunione della Banca Centrale Europea e gli analisti si attendono un taglio dei tassi dei depositi, ma la situazione è ancora incerta. Sembra infatti che ci sono resistenze all’interno del consiglio direttivo della BCE.
Possibili tagli dei tassi potrebbero giovare ai mercati, ma è incerta la conseguenza sull’euro e di conseguenza sul prezzo dell’oro in Europa.
Prezzo dell’oro sui grafici settimanali
Il grafico appena proposto è di Bullion Vault e mostra il prezzo dell’oro in euro negli ultimi sette giorni. Qui possiamo vedere il calo repentino di giovedì scorso che da poco sotto i 45€ al grammo è sceso ben al di sotto dei 44€ al grammo. Nella giornata odierna il prezzo ha ripreso a crescere, ma senza tornare, almeno per il momento, ai livelli di lunedì in apertura delle borse.
Il secondo grafico qui proposto mostra invece la quotazione dell’oro in dollari. Qui il calo è più marcato ed è stato graduale fino a martedì. Dopo un breve periodo di assestamento oggi il prezzo sembra tornare a crescere, ma in percentuali molto ridotte. In una settimana infatti il prezzo ha perso più di 50$ l’oncia ed è una variazione abbastanza insolita per la quotazione del metallo prezioso.