Valore dell’oro condizionato da Cina e USA

Il valore dell’oro in questi giorni è pesantemente condizionato da Cina e Stati Uniti d’America, che in un modo o nell’altro stanno influenzando le scelte degli investitori internazionali. La querelle sull’accordo commerciale fra Usa e Cina dura ormai da anni e al vertice NATO anche Trump ammette che per sapere la verità bisogna aspettare le elezioni del 2020. Possiamo interpretare queste parole sia come una mossa politica, sia come un possibile scoraggiamento sulle trattative.

I mercati azionari però hanno reagito male nella giornata di ieri, ciò ha provocato un aumento della domanda dei beni rifugio, tra cui l’oro, che ha ottenuto un rialzo allontanandosi dai minimi annuali poco sopra quota 1.450$ l’oncia. Vediamo nel dettaglio il valore odierno dell’oro.

Nel momento della stesura del nostro articolo il prezzo dell’oro è pari a 42,75€ al grammo, in crescita dello 0,47% rispetto alla nostra ultima rilevazione; mentre la quotazione dell’oro è pari a 1.475$ l’oncia, in rialzo dell’1,30% sempre rispetto al nostro approfondimento di giovedì scorso.

Notiamo una discrepanza fra i due valori, ciò è dovuto a un indebolimento del dollaro, che si è allontanato dai massimi dell’anno ed ha perso terreno contro le valute rivali, fra le quali l’euro. Quest’ultimo ha avuto un andamento piuttosto simile a quello dell’oro e per questa ragione la variazione è stata minima.

In che modo Cina e Stati Uniti d’America stanno condizionando la quotazione dell’oro? Ne parliamo subito nel prossimo paragrafo.

Rapporti Cina e Stati Uniti d’America influenzano l’oro

Le dichiarazioni di Trump citate a inizio articolo sulla riuscita dell’accordo fra Cina e USA non sono le uniche che hanno avuto un impatto sulla quotazione dell’oro e più in generale sui mercati finanziari. Infatti le tensioni fra le due superpotenze sono aumentate anche per via delle manifestazioni ad Hong Kong.

La Camera dei Rappresentanti USA ha approvato sanzioni alla Cina per la repressione degli Uiguri, mentre in precedenza era stato approvato un provvedimento a favore dei manifestanti di Hong Kong. La Cina ha parlato di “grave interferenza” nella politica interna cinese sia nell’uno che nell’altro provvedimento approvato.

Il testo a favore degli Uiguri passa ora al Senato e in seguito direttamente al presidente Trump, che potrà renderlo operativo.

Le tensioni fra Cina e USA hanno provocato un aumento della domanda di beni rifugio, tra cui l’oro, che lo hanno portato fra i 1.475$ l’oncia e i 1.480$ l’oncia nel corso della sessione di ieri.

Un articolo di Bloomberg parla però di un avvicinamento fra Cina e Stati Uniti d’America nonostante le tensioni degli ultimi giorni e settimane. Nell’articolo si racconta che i negoziatori statunitensi prevedono che la fase 1 dell’accordo con la Cina sarà completato prima che le tariffe americane aumentino il 15 dicembre. Resta da capire come garantire gli acquisti cinesi di beni agricoli negli Stati Uniti e esattamente quali dazi ritirare.

Una notizia del genere ha evidentemente frenato il rialzo della quotazione dell’oro, che al momento resta ferma a quota 1.475$ l’oncia. Molto probabilmente gli investitori sono in attesa di conoscere nuovi dettagli per decidere se comprare oro o meno.

Valore nell’oro sui grafici

prezzo dell'oro in euro dal 28 novembre al 5 dicembre
Prezzo dell’oro in euro dal 28 novembre al 5 dicembre

Il grafico di Bullion Vault ci mostra il prezzo dell’oro in euro negli ultimi 7 giorni. Rispetto alla settimana scorsa (42,55€ al grammo) il prezzo dell’oro è cresciuto solo leggermente, anche se ieri ha superato i 43€ al grammo. Da quest’ultima soglia il prezzo ha ripiegato tornando sui 42,75€ al grammo.

Prezzo dell'oro in dollari dal 28 novembre al 5 dicembre
Prezzo dell’oro in dollari dal 28 novembre al 5 dicembre

Il secondo grafico mostra la quotazione dell’oro in dollari nell’ultima settimana, ovvero fra i 28 novembre e il 5 dicembre. Qui la situazione è molto diversa, il trend di crescita è ben evidente, soprattutto nella giornata di martedì, quando il prezzo è salito da 1.460$ l’oncia a 1.480$ l’oncia. Come possiamo notare dal grafico il prezzo è poi sceso a 1.475$ nella giornata odierna.

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