Sterlina d’oro Giorgio IV: il ritorno dello stemma reale britannico

Sterlina d'oro Giorgio IV

La sterlina d’oro Giorgio IV è la seconda moneta coniata dalla Royal Mint di Londra dal 1817, anno del ritorno della sovrana sotto il regno di Giorgio III.

La zecca reale del Regno Unito ha prodotto circa 36 milioni di sterline d’oro durante il regno di Giorgio IV, che è durato 10 anni, ossia dal 1820 al 1830.

Nel 1825 si decise di cambiare il retro della sterlina d’oro Giorgio IV. Fino a quel momento sul rovescio della moneta d’oro britannica vi era san Giorgio che uccide il drago, storico disegno dell’italiano Benedetto Pistrucci, molto popolare in Inghilterra perché celebra la vittoria delle truppe inglesi e alleate contro Napoleone a Waterloo nel 1815, dunque solo 10 anni prima.

Al suo posto venne introdotto lo stemma reale britannico. Esso era uno scudo composto da quattro parti: nel primo e nel quarto troviamo i leoni d’Inghilterra, nel secondo il leone rampante di Scozia e nel terzo l’arpa d’oro d’Irlanda. Infatti Giorgio IV era re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda.

Caratteristiche della sterlina d’oro Giorgio IV

Solo 4 anni prima della salita al trono di Londra, il parlamento britannico approvò il Great Recoinage, una legge che reintroduceva la produzione delle sterline d’oro.

Esse furono infatti coniate dal 1489 con Enrico VII fino al 1604, quando le corone di Scozia e di Inghilterra si unirono sotto Giacomo I d’Inghilterra, precedentemente Giacomo VI di Scozia. Egli decise infatti di sostituire le sterline d’oro con le “Unite”, nate per celebrare l’unione delle due corone.

Sterlina d'oro Giorgio IV
Sterlina d’oro Giorgio IV con stemma reale

 

Il Great Recoinage ha stabilito inoltre le caratteristiche di ogni sterlina d’oro. Tutte hanno infatti stesso peso e medesime dimensioni. Per l’esattezza la sterlina d’oro Giorgio IV ha un peso in oro di 7,322381 grammi su un totale pari a 7.98805 grammi. Lo spessore è pari a 1,52 mm e il diametro è di 22,05 mm.

Sul dritto è disegnato ovviamente il profilo del sovrano che guarda verso sinistra. Intorno a Giorgio IV troviamo la scritta “GEORGIUS IV DEI GRATIA”, ossia “Giorgio IV con la grazia di Dio”.

La frase prosegue poi sul rovescio intorno allo stemma reale: “BRITANNIARUM REX FID DEF”, che possiamo tradurre con “Re delle Britannie, difensore della fede”.

Una curiosità riguarda la sterlina d’oro Giorgio IV prodotta fino al 1824, ossia con san Giorgio che combatte a cavallo contro il dragone. Infatti qui la dicitura descritta poc’anzi si trova tutta intorno al capo del sovrano inglese, come possiamo vedere nella seguente immagine, dove mostreremo una sovrana in versione proof del 1821.

Sterlina d'oro Giorgio IV
Sterlina d’oro Giorgio IV versione proof 1821

Reperibiltà:

Le Sterline d’oro di Giorgio IV come tutte le pre-vittoriane sono monete che, a parte il valore dell’oro in esse contenuto, hanno anche un valore numismatico dovuto sia alle connotazioni storiche che al loro indice di rarità.

Giorgio IV: il re mondano

Giorgio Augusto Federico salì al trono come Giorgio IV del Regno Unito e di Hannover nel 1820, alla morte del padre Giorgio III. Egli cominciò a regnare ben 9 anni prima, nel 1811, quando divenne principe reggente dal momento che suo padre non poteva più governare a causa della sua infermità mentale.

Il padre soffrì gran parte della sua vita di disturbi psichici che ne caratterizzarono l’azione di governo, tanto da non permettergli nel 1788 di pronunciare il tradizionale discorso di apertura dei lavori del Parlamento. Si generò una crisi politica perché formalmente senza il discorso del sovrano il parlamento non avrebbe potuto lavorare e si iniziò a pensare di concedere una reggenza al principe ereditario.

Alla fine il futuro Giorgio IV non divenne reggente, ma pronunciò il discorso facendo le veci del padre. Non pochi politici parlarono di atto incostituzionale, tra cui il principe Federico Augusto, fratello minore di Giorgio.

Nel 1811 assunse invece definitivamente la reggenza del Regno Unito, proprio nel periodo napoleonico. Sotto la sua reggenza l’Inghilterra sconfisse l’imperatore francese definitivamente nel 1815, mentre due anni più tardi la Royal Mint ricominciò a coniare le sovrane, la prima sterlina d’oro Giorgio IV arriverà nel 1821. Nel 1814 il Ducato di Hannover venne elevato a Regno, così i monarchi inglesi poterono poi fregiarsi di questo titolo fino alla morte di Guglielmo IV.

Divenne ufficialmente Re Giorgio IV nel 1820 e l’evento dell’incoronazione fu uno dei più popolari e dispendiosi visti a quel tempo. La cerimonia costò circa 243.000 sterline, un numero spropositato se consideriamo le 10.000 sterline spese da suo padre Giorgio III in occasione della sua incoronazione.

Fu un re mondano e patrocinò le arti e la letteratura. Durante la sua vita e in particolar modo durante il suo regno s’intratteneva spesso con i dandy di Londra. In seguito iniziò ad amare sempre di più i banchetti e le bevande alcoliche, che lo portarono a diventare obeso e cagionevole di salute.

Fu il primo sovrano dal 1633 a visitare la Scozia e il primo a recarsi in Irlanda dai tempi di Riccardo II. Si interessò molto al tema dell’emancipazione cattolica sebbene a fasi altalenanti. Infine il sovrano impresso sul dritto della sterlina d’oro Giorgio IV nel 1829 firmò il Roman Catholic Relief Act, che concedeva tolleranza religiosa ai cattolici.

Questo fu un tema molto dibattuto a quel tempo perché l’Irlanda era cattolica, diversamente dal resto del Regno, che era prevalentemente anglicano. Soprattutto fino al 1829 i cattolici non potevano sedere al Parlamento inglese anche qualora avessero vinto le elezioni.

Ebbe un rapporto tormentato con sua moglie Carolina di Brunswick, che non la riteneva attraente. Nonostante ciò dalla loro unione nacque Carlotta nel 1796, ma da quel momento i due coniugi vissero separatamente con i propri amanti. Giorgio IV disprezzava sua moglie a tal punto da richiedere che ella non potesse assumere il titolo di Regina consorte, che legalmente le spettava. Il parlamento rifiutò però la richiesta del sovrano.

Nel 1784 l’allora principe Giorgio sposò segretamente ed illegalmente Maria Fitzherbert. Il matrimonio non fu mai approvato dalla corona e dunque era nullo.

Nel 1817 sua figlia Carlotta morì di parto e iniziò la crisi della discendenza della corona inglese. Ciò portò i suoi fratelli a prendere moglie per generare un erede. Nel 1827 perì anche suo fratello minore ed erede al trono Federico Augusto. Quando Giorgio IV spirò nel 1830 sul trono salì un altro suo fratello, che assunse il titolo di Guglielmo IV.

Anche quest’ultimo morì senza eredi diretti, il trono passò quindi a sua nipote Vittoria, figlia di un altro fratello di Giorgio IV e Guglielmo IV.

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