Quotazione dell’oro vola e raggiunge massimo del 2014

La quotazione dell’oro è volata nella serata di ieri 19 giugno registrando un nuovo record degli ultimi 5 anni e raggiungendo il valore massimo del 2014 a quota 1.394$ l’oncia. Il prezzo dell’oro in euro ha anch’esso segnato un nuovo record annuale, per la precisione 39,45€ al grammo, un valore che non si registrava dal giugno del 2016.

Al momento della stesura del nostro articolo il prezzo dell’oro è pari a 39,32€ al grammo, in crescita del 2,77% rispetto a giovedì scorso. La quotazione dell’oro in dollari è invece pari a 1.382$ l’oncia con un rialzo del 3,36%, sempre rispetto a una settimana fa.

Notiamo quindi un trend crescente che continua da settimane e raggiunge nuovi record. Già la settimana scorsa avevamo parlato di percentuali di rialzo insolite e molto elevate, anche oggi rispetto a giovedì scorso possiamo rilevare una crescita assolutamente sorprendente.

Per quale motivo la quotazione dell’oro ha ottenuto questo rialzo? Esaminiamo l’evento principale, ovvero la riunione della Federal Reserve, conclusa proprio ieri sera alle ore 20 italiane.

Riunione Fed: inflazione bassa, tassi fermi per ora, ma possibili tagli futuri

La riunione della Fed ha influenzato pesantemente l’andamento della quotazione dell’oro, portando l’oro a raggiungere come abbiamo detto i livelli del 2014.

I nuovi dati della Fed parlano di un’inflazione in discesa. Quest’anno negli Stati Uniti d’America sarà dell’1,5%, una stima più bassa rispetto all’1,8% di marzo. Per l’anno prossimo la stima è dell’1,9%, ma anche questa previsione è in calo, dato che precedentemente si parlava di una crescita del 2%.

In merito alle stime sui tassi di interesse, ben 8 governatori della Fed su 17 credono che si taglieranno quest’anno, mentre 7 di loro crede che potrebbero esserci due tagli dei tassi.

Una diminuzione del costo del denaro potrebbe indebolire il dollaro ed è proprio per questa ragione che nei cambi valutari la valuta statunitense ha perso terreno. Ricordiamo poi che la quotazione dell’oro in borsa è espressa in dollari, quindi un deprezzamento della valuta americana potrebbe avvantaggiare l’oro.

Nella conferenza stampa il presidente della Fed Jerome Powell ha evidenziato un aumento dell’incertezza e pressioni sull’inflazione. Probabilmente è proprio questa la ragione principale del cambiamento nel tono della Fed. Prima la banca centrale americana parlava di “pazientare” e valutare, addirittura nel dicembre 2018 si parlava di un aumento dei tassi nel 2019. È evidente che il tono utilizzato è decisamente diverso.

BCE apre a taglio tassi e scontro con Trump

Prima della riunione della Fed aveva parlato Mario Draghi, presidente della BCE, al simposio di Sintra (Portogallo).

Mario Draghi ha spiegato che c’è ancora spazio per taglio dei tassi e nuovo quantitative easing per stimolare la crescita dell’inflazione, che al momento viaggia sotto i parametri prestabiliti del +2%.

In seguito a queste dichiarazioni l’euro ha perso terreno a vantaggio del dollaro, che crescendo ha portato anche la quotazione dell’oro a viaggiare al ribasso, ma come sappiamo questo stop è stato molto breve. Trump si è lamentato per una “competizione sleale sui cambi” da parte della BCE, Successivamente il presidente Draghi ha risposto che la banca centrale europea non è interessata ai cambi, bensì all’inflazione, come noto.

Quotazione dell’oro sui grafici settimanali

Prezzo oro in euro
Prezzo dell’oro in euro su Bullion Vault

Il grafico appena mostrato di Bullion Vault mostra il prezzo dell’oro in euro nell’ultima settimana. Possiamo notare la crescita ripida che c’è stata ieri 20 giugno, mentre precedentemente il rialzo era abbastanza graduale. Dal grafico è quindi evidente che la riunione della Fed ha pesantemente condizionato l’andamento della quotazione dell’oro.

Quotazione oro
Quotazione dell’oro in dollari

Quest’ultimo grafico indica invece la quotazione dell’oro in dollari e anche qui la situazione è più o meno simile. Il rialzo è stato molto imponente dalle ore 20 di ieri, proprio al termine della riunione della Fed. Nel corso della notte il prezzo ha toccato il massimo annuale e degli ultimi 5 anni, come già annunciato a inizio articolo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *