Quotazione dell’oro vola dopo meeting Fed

La quotazione dell’oro vola a 1.320$ l’oncia dopo il meeting della Fed terminato ieri alle ore 20 (italiane), allontanandosi sempre più da quota 1.300$ l’oncia, considerata una soglia psicologica dagli investitori da non superare. La quotazione dell’oro torna quindi ai parametri di maggio 2018, poco prima che sprofondasse fino a 1.160$ l’oncia (agosto) che fu il punto minimo del 2018.

Il prezzo dell’oro in Europa invece non è cresciuto dopo la riunione della Federal Reserve, dal momento che a giovare maggiormente dalle decisioni prese è stato proprio l’euro, principale valuta avversaria del dollaro americano, che invece ha subito perdite su quasi tutti i fronti. Rispetto alla nostra ultima rilevazione di giovedì scorso, il prezzo dell’oro in euro ha invece ottenuto forti guadagni passando da 36.20€ al grammo agli attuali 36.95€ al grammo.

Oltre alla quotazione dell’oro, ad ottenere benefici sono state quelle dell’argento, del rame, del platino, del palladio, del petrolio e del gas naturale. Sostanzialmente si sono apprezzati tutti i metalli e le materie prime energetiche, dal momento che esse sono scambiate in borsa direttamente in dollari. Dunque con il calo della valuta statunitense è fisiologico che queste acquisiscano maggior valore.

La Federal Reserve ha deciso di non alzare i tassi di interesse questo mese, lasciandoli fra +2,25% e +2,5%, e di voler attendere in merito a nuovi aumenti nel 2019. Sebbene la prima delle due notizie fosse scontata e senza sorprese, la seconda ha invece attirato l’attenzione degli investitori. Infatti è scomparso da ogni documento ufficiale il riferimento ai rialzi nel 2019, mentre l’anno scorso l’idea di assistere a 3 nuovi aumenti era più concreta.

Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri sera a partire dalle 20 e 30, ha spiegato che il quadro internazionale è contraddittorio e che è necessario valutare un approccio “wait and see”.

Powell ha preso atto del rallentamento economico globale, in particolare della Cina e dell’Unione Europea, e di altri eventi come lo shutdown e la guerra commerciale fra Cina e USA. Inoltre una hard Brexit potrebbe condizionare gli Stati Uniti d’America a causa delle tensioni finanziarie. Powell sottolinea che l’economia statunitense sta bene e che la crescita nel 2019 sarà sostenuta, sebbene inferiore rispetto a quella registrata nel 2018.

Secondo molti analisti dei mercati finanziari il 2019 non sarà un anno di recessione, ma di rallentamento economico rispetto al 2018. In queste situazioni aumenta la domanda di beni rifugio, tra cui l’oro che è considerato il bene rifugio per antonomasia da tempi antichissimi. La quotazione dell’oro è infatti cresciuta nella seconda parte del 2018, quando il rallentamento dell’economia globale si stava concretizzando.

Altre questioni che potrebbero influenzare la quotazione dell’oro restano in ballo. Tra queste abbiamo la già citata Brexit, la guerra commerciale, ma anche la situazione in Venezuela. Da quando Juan Guaidó si è autoproclamato presidente del Paese, di fatto non riconoscendo più Maduro nello stesso ruolo, la richiesta di beni rifugio è aumentata, tra cui l’oro.

Quotazione dell’oro: andamento ultima settimana

Quotazione dell'oro
Quotazione dell’oro in dollari (XAU/USD)

Il grafico appena proposto mostra l’andamento della quotazione dell’oro in dollari nell’ultima settimana. È facilmente notabile il gran rialzo che essa ha ottenuto, dato che solo una settimana fa si trovava a 1.280$ l’oncia. Con gli attuali 1.320$ l’oncia la quotazione dell’oro ha ottenuto un guadagno di 40$ l’oncia, pari al 3,12%.

Anche prima del meeting della Fed il trend era di forte crescita. La settimana scorsa l’oro ha chiuso a poco meno di 1.300$ l’oncia, mentre alla vigilia della riunione della Federal Reserve la quotazione si aggirava intorno ai 1.310$ l’oncia. In un’ora essa ha guadagnato ben 10$ l’oncia portandosi a 1.320$, quota che ha conservato fino a questa mattina.

Prezzo dell'oro
Prezzo dell’oro in euro su Bullion Vault

Passiamo ora ad osservare l’andamento del prezzo dell’oro in euro nella settimana appena trascorsa, servendoci del grafico di Bullion Vault. Come per la quotazione dell’oro in dollari, anche qui possiamo notare un trend in crescita, sebbene più contenuto. Venerdì scorso il prezzo ha chiuso a un valore di 36.75€ al grammo, mentre lunedì è tornato intorno ai 36.60€ al grammo. Successivamente il prezzo dell’oro ha avuto una leggera crescita che l’ha portato a sfiorare i 37€ al grammo. In una settimana esso ha ottenuto un guadagno del 2%, che non è assolutamente poco considerando la poca volatilità di questo bene finanziario.

 

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