La propensione al rischio potrebbe frenare il rialzo dell’oro

La quotazione dell’oro vive attualmente una fase laterale, infatti dalla nostra ultima rilevazione il valore del metallo prezioso non ha subito grandi variazioni. Nel momento della stesura di questo articolo la quotazione dell’oro è pari a 1.306$ l’oncia, mentre il prezzo dell’oro in euro è a quota 37.27€ al grammo, registrando un gran rialzo e viaggiando sui massimi da aprile 2017.

A trainare la crescita del prezzo dell’oro in Europa è stato proprio il calo dell’euro, che oggi vale 1,1260 dollari, uno dei valori più bassi negli ultimi 12 mesi. Non è solo la forza del dollaro a spingere la moneta unica europea al ribasso, ma anche alcuni fattori interni.

In primo luogo i dati economici sono costantemente in calo, oggi per esempio è uscito il dato relativo al PIL trimestrale della Germania ed è stato pari allo 0%, ovvero non c’è stata né crescita né decrescita, mentre la previsione degli analisti prevedeva un aumento dello 0,1%. La Germania è il Paese più influente dell’eurozona, ma non è certamente l’unico in difficoltà, l’Italia è per esempio lo Stato che cresce meno in tutta l’UE. Le previsioni della Commissione Europea sostengono che il nostro Paese crescerà solo dello 0.2% nel 2019 e dello 0.8% nel 2020.

A questi problemi aggiungiamo che i titoli di Stato tedeschi stanno rendendo meno, mentre in Spagna si è avviata una crisi politica, dal momento che proprio ieri il parlamento spagnolo ha bocciato la finanziaria proposta dal governo Sanchez. Si prevedono elezioni anticipate.

Tutti questi fattori hanno portato l’euro al ribasso, ma soprattutto hanno permesso al prezzo dell’oro in Europa a crescere a dismisura. Rispetto a giovedì scorso esso è salito dello 0,67%, ma in settimana aveva raggiunto quote molto più elevate, come vedremo in seguito.

Aumenta la propensione al rischio

Dopo l’introduzione doverosa sullo stato dell’euro, parleremo ora della propensione al rischio che negli ultimi tempi sta crescendo in tutto il mondo, ma soprattutto negli Stati Uniti d’America.

Infatti è proprio negli USA che alcune crisi si stanno risolvendo. In primo luogo lo shutdown americano potrebbe essere sventato definitivamente grazie a un accordo fra i democratici e i repubblicani al Congresso degli Stati Uniti. L’accordo prevede la costruzione di una barriera al confine con il Messico spendendo 1,375 miliardi di dollari. Non è il muro richiesto da Trump (per un costo più elevato, ovvero di 5 miliardi), ma il presidente dovrebbe firmare l’accordo e sbloccare l’impasse che dura ormai da inizio anno.

Gli investitori vedono con favore questa soluzione e saranno più propensi a investire in attività finanziarie a un rischio più elevato, come il mercato azionario o il dollaro stesso. L’oro in questo contesto potrebbe perdere terreno per via della sua condizione di bene rifugio a basso rischio, che assume valore in situazioni di crisi economica, ma perde terreno in caso di aumento della propensione al rischio da parte degli investitori.

Un’altra situazione che coinvolge il dollaro, gli Stati Uniti e di conseguenza anche la quotazione dell’oro è la guerra commerciale con la Cina. Molti passi avanti sembra che siano stati fatti. Un rapporto di Bloomberg sostiene che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta valutando di estendere la tregua commerciale di altri 60 giorni dopo il 1° marzo, data in cui sarebbe dovuta cessare. Pertanto l’attenzione principale degli investitori rimarrà sui risultati dei negoziati commerciali USA-Cina di giovedì e venerdì.

La fine delle tensioni commerciali potrebbe favorire il mercato azionario e altri investimenti a un rischio più alto, a scapito di beni come l’oro, che offrono rendimenti inferiori, ma sono considerati più stabili.

Prezzo dell’oro sui grafici

Prezzo dell'oro in euro
Prezzo dell’oro in euro su Bullion Vault

Il grafico di Bullion Vault appena proposto mostra l’andamento del prezzo dell’oro in euro nella settimana appena passata. Possiamo notare certamente una crescita rispetto a giovedì scorso, ma una fase laterale da lunedì. L’oro si è mosso fra un range di 37.10€ al grammo fino a un massimo di 37.45€ al grammo, raggiunto mercoledì 13 febbraio.

Quotazione dell'oro in dollari
Quotazione dell’oro in dollari

Il grafico qui sopra indica invece la quotazione dell’oro in dollari. Possiamo notare come essa sia tornata al punto di partenza, ossia intorno ai 1.306$ l’oncia, mentre per quasi tutta la settimana è stata su valori più alti, fino a un massimo di 1.318$ l’oncia raggiunto mercoledì 13 febbraio, ovvero quando il prezzo dell’oro in euro era pari a 37.45€ al grammo.

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