Prezzo dell’oro: settimana stabile intorno a quota 1.475$ l’oncia

Prezzo oro

Il prezzo dell’oro ha avuto questa settimana un andamento piuttosto lineare, si è mostrato infatti stabile nella sua fascia di prezzo, come avremo modo di vedere meglio sui grafici tecnici. Nonostante il verificarsi di alcuni eventi importanti gli investitori in oro non hanno mostrato decisione nell’acquisto di oro, né tanto meno nella vendita.

Nel momento della stesura del nostro articolo il prezzo dell’oro è pari a 42,57€ al grammo, in rialzo di soli 0,06€ al grammo rispetto alla nostra scorsa rilevazione, mentre la quotazione dell’oro in borsa è pari a 1.474$ l’oncia, in crescita di soli 2$ l’oncia rispetto a giovedì scorso.

L’andamento della quotazione è piuttosto piatto, è infatti molto tempo che il prezzo è bloccato in questa fascia di prezzo. È ormai da poco meno di due mesi che il prezzo dell’oro oscilla fra i 1.445$ l’oncia e i 1.486$ l’oncia. Tendenzialmente il prezzo è stabile intorno ai 1.475$ l’oncia, il che non è necessariamente un male. Per tutto l’anno la quotazione ha conosciuto un trend crescente che ha portato l’oro a raggiungere valori che non toccava da diversi anni, il massimo annuale è stato registrato a quota 1.557$ l’oncia il 4 settembre.

Non solo l’oro ha ottenuto importanti rialzi, ma anche altre diverse materie prime, come per esempio l’argento, ma soprattutto il palladio, che quest’anno vale più dell’oro. Attualmente il prezzo del palladio è infatti pari a 1.937$ l’oncia.

Il prezzo dell’oro è rimasto piuttosto stabile nonostante alcuni eventi che avrebbero potuto condizionarlo, cerchiamo di riassumerli brevemente nel prossimo paragrafo.

Firma fase 1 accordo Cina – USA ed elezioni UK

Venerdì scorso il presidente Trump ha firmato la cosiddetta fase 1 dell’accordo fra Cina e Stati Uniti d’America. L’accordo scongiura l’aumento dei dazi di 160 miliardi di dollari contro la Cina, che sarebbero dovuti entrare in vigore il 15 dicembre scorso. La Cina si impegna ad acquistare prodotti agricoli statunitensi e a tagliare del 50% le tariffe già in vigore contro gli Stati Uniti d’America. Inoltre Pechino si impegna a combattere il furto di proprietà intellettuale, tema che sta a cuore alla Casa Bianca.

L’accordo è stato festeggiato dalle borse, che hanno ottenuto un buon rialzo, l’oro ha invece avuto un andamento altalenante. Venerdì il prezzo è infatti sceso, proprio per via della firma della fase 1, ma non in maniera consistente. Nelle successive ore la quotazione è tornata sui livelli precedenti, di fatto annullando le perdite.

Giovedì scorso invece si sono tenute le elezioni nel Regno Unito, che hanno visto la larga vittoria dei conservatori di Boris Johnson, che ha confermato l’idea di voler uscire dall’Unione Europea il 31 gennaio 2020. La vittoria di Johnson non ha scosso il mercato dell’oro, che ha di fatto ignorato le elezioni, probabilmente perché l’esito era abbastanza prevedibile.

Il tema Brexit tornerà a breve e forse potrebbe davvero condizionare le scelte degli investitori in oro

Grafici settimanali del prezzo dell’oro

Il grafico di Bullion Vault appena mostrato indica il prezzo dell’oro in euro dal 12 al 19 dicembre 2019. Notiamo una fase altalenante al termine della scorsa settimana e una successiva “fase piatta” a partire da lunedì, dove il prezzo è rimasto pressoché lo stesso. Come anticipato, l’oro vive attualmente un momento abbastanza “attendista”.

Il secondo grafico mostra invece la quotazione dell’oro in dollari, sempre dal 12 al 19 dicembre 2019. La situazione qui non è molto diversa. Abbiamo un’alta volatilità fra giovedì e venerdì scorso, per poi avere stabilità da lunedì ad oggi.

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