Prezzo dell’oro in euro alle stelle ed è nuovo record

Prezzo oro

Il prezzo dell’oro in euro supera i 41€ al grammo e raggiunge un nuovo record pluriennale, mentre la quotazione dell’oro in dollari resta piuttosto stabile. Il nuovo record è del 18 luglio alle ore 21 ed è pari a 41,24€ al grammo. Questo valore non si vedeva da novembre 2012 e rappresenta un valore altissimo se consideriamo l’andamento del prezzo dell’oro in euro negli ultimi 12 mesi. Basti pensare che solo un anno fa il prezzo si aggirava sui 33€ al grammo, parliamo di una crescita del 24%.

Nel momento della stesura dell’articolo il prezzo dell’oro è di 41,16€ al grammo, in rialzo dell’1,33% rispetto alla nostra ultima rilevazione; la quotazione dell’oro è invece pari a 1.425$ l’oncia, in crescita dello 0,35% rispetto a giovedì scorso.

Notiamo fin da subito che il rialzo dell’oro c’è stato in maniera significativa nei confronti dell’euro e non nel rapporto col dollaro. Molto è dipeso dal tasso di cambio euro dollaro che sta viaggiando sui minimi degli ultimi due anni, attualmente a quota 1,1135. Questo dato porta inesorabilmente il prezzo dell’oro in euro a rimanere alto nonostante la stabilità della quotazione in dollari. La forza della valuta statunitense è infatti il principale motivo per cui l’oro non riesce ad estendere i propri guadagni.

Riunioni Fed e BCE: quali effetti sull’oro?

L’andamento delle valute è molto importante per l’oro soprattutto in questo periodo di possibili mutamenti. Entrambe le banche centrali potrebbero optare per un taglio dei tassi, sebbene questo non sia mai stato dichiarato esplicitamente. La riunione della BCE avverrà proprio oggi, mentre quella della Fed il 31 luglio, dunque non molto distante.

Gli esiti della riunione odierna della BCE sono incerti, già precedentemente Draghi a Sintra (Portogallo) aveva parlato di un possibile forte sostegno alla ripresa economica, oggi probabilmente ne sapremo di più. Le attese di una possibile politica monetaria accomodante hanno spinto l’euro sui minimi dagli ultimi due anni. Di conseguenza hanno spinto il prezzo dell’oro in euro alle stelle, superando i 41€ al grammo.

La Fed si riunirà invece il 31 luglio, la settimana prossima. Anche qui la situazione è incerta, ma possibili decisioni potrebbero influenzare notevolmente l’andamento del dollaro e conseguentemente anche la quotazione dell’oro, che resta attualmente stabile fra i 1.420$ l’oncia e i 1.430$ l’oncia.

Crisi geopolitiche in corso

Le crisi geopolitiche in corso stanno condizionando il valore della materie prime, in particolar modo il petrolio, ma l’oro non ne è esentato. La crisi nello stretto di Hormuz, dove l’Iran ha sequestrato una petroliera britannica, è cresciuta e preoccupa gli investitori internazionali. Nei prossimi giorni probabilmente vedremo se vi sarà una risoluzione della stessa.

Proprio ieri la Corea del Nord ha lanciato due missili a corto raggio, alzando la tensione con gli USA e il Giappone dopo lo storico incontro al confine fra le due Coree tra Trump e Kim Jong-Un. L’effetto di questi eventi potrebbe colpire l’andamento della quotazione dell’oro perché potrebbe assumere il suo ruolo di bene rifugio.

Prezzo dell’oro sui grafici

Il grafico appena mostrato è stato preso dal sito di Bullion Vault e indica il prezzo dell’oro in euro nell’ultima settimana. Fra giovedì e venerdì scorso il prezzo ha raggiunto il suo massimo dal 2012 a quota 41,24€ al grammo, come segnalato a inizio articolo. Successivamente il prezzo è tornato sotto quota 41€ al grammo giungendo fino a 40,70€ al grammo per poi risalire negli ultimi giorni. Attualmente sta viaggiando sui massimi, ma il futuro andamento dipenderà molto dalle riunioni delle banche centrali.

Il secondo grafico indica invece la quotazione dell’oro in dollari, sempre nell’ultima settimana. Il massimo raggiunto negli ultimi sette giorni è stato 1.449$ l’oncia nella notte fra giovedì e venerdì scorso, nel momento in cui è stato registrato il nuovo massimo del prezzo dell’oro in euro. Nel corso dell’attuale settimana il prezzo ha viaggiato su ritmi più bassi ed è rimasto piuttosto stabile, come possiamo osservare sul grafico della quotazione.

 

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