Oro stabile, Russia e Cina aumentano riserve auree

Oro stabile

Il prezzo dell’oro questa settimana è apparso stabile intorno a quota 1.500$ l’oncia e intorno ai 44€ al grammo, conservando quindi dei livelli elevati rispetto all’anno in corso, ma con un trend non ben definito. Infatti la quotazione dell’oro ha smesso di crescere a dismisura e si è allontanata dai massimi registrati quest’anno a quota 1.557$ l’oncia (4 settembre) e 45,39€ al grammo (3 settembre).

Nel momento della stesura del nostro articolo il prezzo dell’oro è pari a 44€ al grammo, tendenzialmente invariato rispetto alla nostra rilevazione della settimana scorsa, mentre la quotazione è pari a 1507$ l’oncia, in crescita dello 0,60%. Una percentuale dunque non così consistente che ci permette di affermare che l’andamento della quotazione dell’oro negli ultimi sette giorni è stato piuttosto regolare, senza tendere né al rialzo né al ribasso.

Il dollaro resta vicino ai massimi da due anni e questo potrebbe essere un ostacolo per la corsa dell’oro, sebbene nell’ultima settimana l’euro abbia recuperato terreno e il cambio euro dollaro è tornato proprio oggi sopra la soglia degli 1,10.

In questa fase più che il dollaro sono i colloqui fra Cina e Stati Uniti ad avere la luce dei riflettori. Gli investitori attendono gli sviluppi su questo fronte, che ormai è al centro delle cronache finanziarie globali da più di un anno. Il vicepremier cinese Liu He si trova a Washington per discutere con la controparte statunitense, la notizia di mancati progressi e la possibilità che la delegazione cinese lasci la capitale americana già nella giornata odierna avevano fatto balzare il prezzo dell’oro fino a 1.517$ l’oncia.

La Casa Bianca ha però sostenuto di non essere a conoscenza della fine anticipata dei colloqui e che il vicepremier cinese Liu He dovrebbe lasciare Washington venerdì sera, come concordato. Quest’ultima notizia ha riportato il prezzo dell’oro ai livelli attuali, scongiurando nuovi aumenti repentini, almeno per il momento.

Russia e Cina aumentano le riserve auree

Nel frattempo un articolo del Sole 24 Ore riporta che Russia e Cina hanno aumentato ancora una volta le loro riserve auree. La Cina ha accumulato più di cento tonnellate d’oro in meno di un anno. Più precisamente da dicembre 2018 la Banca Popolare  Cinese ha accumulato 105,7 tonnellate di lingotti, portando quindi a un incremento del 5,8% delle riserve auree. Queste ultime salgono quindi a 1.942,4 tonnellate, che sono pari a 62,64 milioni di once.

Allo stesso tempo la Cina sta vendendo titoli del tesoro statunitense in modo graduale perdendo anche il primo posto fra i Paesi stranieri in possesso del debito a vantaggio del Giappone.

Sembra evidente che una ripercussione della guerra commerciale fra Cina e Stati Uniti sia proprio l’aumento di riserve auree e il decremento del possesso dei titoli di Stato USA da parte della Cina.

Anche la Russia ha operato la stessa strategia, sebbene in modo più drastico e meno graduale. Le riserve auree della Russia a settembre sono state pari a 2.230,4 tonnellate, che equivalgono a 109,5 miliardi di dollari. Al tempo stesso la Russia ha venduto titoli di Stato americano per un valore di 90 miliardi di dollari in soli quattro mesi, precisamente da marzo a luglio 2019.

Prezzo dell’oro sui grafici

Prezzo oro
Prezzo dell’oro in euro 3 – 10 ottobre 2019

Il grafico di Bullion Vault appena mostrato indica il prezzo dell’oro in euro negli ultimi sette giorni. Come già anticipato possiamo notare un andamento piuttosto piatto e senza particolari variazioni, salvo a inizio settimana, quando il prezzo ha raggiunto il minimo settimanale a 43,65€ al grammo, e proprio ieri in seguito alle notizie sui colloqui commerciali Cina-USA, che hanno portato il prezzo a 44,35€ al grammo.

Quotazione oro
Quotazione dell’oro 3 – 10 ottobre 2019

Il secondo grafico mostra invece la quotazione dell’oro in dollari, ma anche qui non abbiamo particolari variazioni da rilevare. Il prezzo è oscillato intorno ai 1.500$ l’oncia, raggiungendo ieri 1.517$ l’oncia sempre per via delle novità concernenti le discussioni fra Cina e Stati Uniti in corso a Washington.

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