Oro raggiunge in settimana nuovi record dal 2013

prezzo oro record

Continua la corsa dell’oro che in settimana raggiungi nuovi record non solo annuali, ma anche dal 2013. Il record è stato raggiunto sia per quanto riguarda il confronto con l’euro sia con il dollaro. Sono stati infatti superare sia i 40€ al grammo e i 1.400$ l’oncia. Andando più nello specifico il nuovo record annuale è 40,48€ al grammo e 1.439$ l’oncia raggiunti entrambi il 25 giugno.

Nel momento della stesura di questo articolo il prezzo dell’oro è pari a 39,74€ al grammo, in crescita dell’1,06% rispetto a giovedì scorso; mentre la quotazione sui mercati finanziari è pari a 1.403$ l’oncia, in rialzo dell’1,51% rispetto alla settimana scorsa.

Il continuo rialzo del prezzo dell’oro, uno dei più intensi dell’ultimo decennio, si è verificato a causa di alcune condizioni tutte favorevoli alla quotazione del metallo prezioso. Cerchiamo di analizzarle nel modo più esauriente possibile.

Banche centrali più “accomodanti”

La settimana scorsa abbiamo parlato del cambio di tono della Fed, che sebbene non abbia tagliato i tassi di interesse durante l’ultima riunione, potrebbe farlo già da luglio o comunque nel corso del 2019. Nella riunione di dicembre 2018 addirittura si paventava l’idea di un rialzo del costo del denaro nel 2019, poi col passare dei mesi tale idea andò scemando per via del rallentamento economico globale e di una possibile frenata dell’inflazione. Oggi lo scenario è cambiato e molti scommettono su un taglio dei tassi della Federal Reserve.

La Fed non è l’unica, molte banche centrali stanno optando una via più “accomodante”, ovvero volta a sostenere la crescita dell’inflazione e al taglio dei tassi di interesse. La BCE pochi giorni prima della riunione della Fed aveva dichiarato che c’è ancora spazio per un taglio dei tassi. La Bank of England ha deciso di mantenere i tassi fermi parlando anche di un azzeramento della crescita nel Regno Unito nel secondo trimestre.

Tale situazione ha spinto le monete a deprezzarsi in favore di altri asset, tra cui l’oro che si è visto aumentare notevolmente il proprio appeal.

Crisi geopolitiche

Iran e Stati Uniti sono stati a un passo dalla guerra militare. Lo stesso presidente americano Donald Trump ha dichiarato di aver annullato l’attacco già organizzato 10 minuti prima. Il motivo dello stop, sempre secondo Trump, è stato per via dei possibili morti, che sarebbero potuti essere 150. La reazione all’abbattimento del drone USA da parte dell’IRAN sarebbe stata sproporzionata.

Sebbene l’attacco militare sia stato sventato la tensione resta altissima e ciò non può che inficiare sui mercati finanziari. Anche in questo caso gli investitori hanno deciso di acquistare oro proprio per proteggere i propri risparmi. Anche il prezzo del petrolio ha ottenuto un gran rialzo. Infatti crisi geopolitiche in medio-oriente, specialmente in Iran, che è uno dei maggiori produttori di greggio del mondo, possono causare rialzi improvvisi della quotazione dell’oro nero.

Guerra commerciale Cina-Stati Uniti

In questo caso parliamo di un fattore che ha spinto il prezzo dell’oro a subire un calo vistoso dai suoi massimi annuali. Infatti sembra che l’accordo sia più vicino. A comunicarlo è il segretario del tesoro americano Steven Mnuchin, che sostiene di aver raggiunto un accordo con la Cina al 90%. Tra qualche giorno al G20 di Osaka (Giappone) i due presidenti Trump e Xi Jinping si incontreranno.

Un possibile accordo potrebbe non giovare alla quotazione dell’oro, che però resta forte per via del deprezzamento delle valute principali, in particolare del dollaro, il quale è la valuta di riferimento in borsa per le materie prime, tra cui ovviamente l’oro.

Prezzo oro sui grafici: confronto con euro e dollaro

Il grafico appena proposto indica il prezzo dell’oro in euro ed è stato estratto dal sito web di Bullion Vault. Il picco massimo è stato raggiunto il 25 giugno, dove il prezzo ha oscillato fra i 40,20€ al grammo e i 40,48€ al grammo, valori considerati altissimi rispetto agli ultimi tempi. Successivamente il prezzo ha subito un calo ed è tornato sotto la soglia dei 40€ al grammo, ma in ogni caso a un valore più alto della settimana scorsa.

Il secondo grafico indica invece la quotazione dell’oro in dollari negli ultimi sette giorni. Qui possiamo notare un netto trend crescente fino al 25 giugno, giorno in cui è stato raggiunto il massimo annuale. Così come nel grafico precedente, anche qui il prezzo ha conosciuto un ribasso, ma in una fascia di prezzo comunque alta e superiore ai 1.400$ l’oncia.

 

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