Mercato finanziario dell’oro condizionato dalle scelte della Fed

Mercato finanziario dell'oro

Il mercato finanziario dell’oro è stato nell’ultima settimana condizionato prevalentemente dalla riunione della Federal Reserve, svoltasi il 18 e il 19 dicembre e conclusa proprio ieri sera alle 20. Mezz’ora più tardi il presidente della banca centrale americana ha tenuto la consueta conferenza stampa dove ha spiegato le linee programmatiche della politica monetaria statunitense.

Nel momento della stesura di questo articolo il prezzo dell’oro è pari a 35.17€ al grammo, mentre la quotazione in dollari è di 1.255$ l’oncia. Rispetto alla nostra scorsa rilevazione possiamo notare un valore invariato del prezzo dell’oro nella moneta unica europea e un rialzo per quanto riguarda l’oro quotato in dollari. Dunque il mercato finanziario dell’oro non ha avuto un andamento omogeneo rispetto alle due valute menzionate.

L’attesissima riunione della Fed ha oscurato gli altri eventi che hanno riguardato i mercati finanziari, come l’accordo fra Bruxelles e Roma sulla manovra economica italiana e la Brexit che invece potrebbe esserci senza alcun accordo, ma di questo ne parleremo in seguito.

Il FOMC, ossia l’organismo della Federal Reserve incaricato di sorvegliare i mercati finanziari e di indicare la politica monetaria americana, ha deciso di alzare dello 0,25% il tasso di interesse, che è quindi arrivato a 2,50%. Ricordiamo che il tasso di interesse indica il costo del denaro, dunque un aumento di quest’ultimo avvantaggia la valuta nazionale, che in questo caso trattasi del dollaro americano.

Perché tale decisione riguarda anche il mercato finanziario dell’oro? Perché la quotazione dell’oro è espressa in dollari, dunque un apprezzamento della valuta statunitense potrebbe provocare di conseguenza un deprezzamento del metallo prezioso. Viceversa potrebbe accadere l’esatto contrario.

Nei giorni precedenti sia l’euro che l’oro hanno ottenuto dei guadagni, dal momento che gli investitori e molti analisti sostenevano che la Federal Reserve avrebbe sì aumentato il tasso di interesse a dicembre, ma avrebbe incrementato quest’ultimo in maniera ridotta nel 2019 a causa del rallentamento dell’economia globale. Anche il presidente degli Stati uniti d’America Donald Trump ha aspramente criticato l’operato della banca centrale americana, reputando un errore l’aumento del costo del denaro.

Il presidente della Fed Jerome Powell ha però replicato indirettamente all’inquilino della Casa Bianca sostenendo che “La politica non gioca alcun ruolo nelle nostre decisioni“. Powell ha poi asserito che l’economia non è mai stata così forte dalla crisi del 2008 a oggi in merito alla crescita economica ed occupazionale.

Egli ha inoltre aggiunto che per il 2019 la Fed “continuerà a monitorare gli sviluppi finanziari ed economici globali e a valutare le loro implicazioni per l’outlook economico“. Questa frase può essere vista come un possibile ripensamento sui rialzi dei tassi di interesse che avverranno nel prossimo anno.

Volatilità del mercato finanziario dell’oro

Il mercato finanziario dell’oro ha avuto una discreta volatilità nei momenti successivi alla pubblicazione del report in merito alle decisioni prese dalla Federal Reserve. Vediamo insieme nei grafici come si è mosso l’oro rispetto al dollaro e all’euro.

cambio oro dollaro
Cambio oro dollaro

Il grafico proposto mostra l’andamento della quotazione dell’oro in dollari. Possiamo notare fin da subito nella parte destra l’alta volatilità della quotazione e il rialzo avvenuto nei giorni precedenti. Infatti a partire dal minimo di venerdì a quota 1.233$ l’oncia (in quel momento 35.11€ al grammo), l’oro ha ottenuto dei guadagni che lo hanno portato fino a 1.257$ l’oncia (35.37€ al grammo) ieri pomeriggio.

Dopo la riunione della Fed il mercato finanziario dell’oro si è volto al ribasso e la quotazione è scesa fino a 1.241$ l’oncia (35.11€ al grammo), per poi tornare ai valori del giorno precedente.

Prezzo dell'oro in euro
Prezzo dell’oro in euro, grafico di Bullion Vault

Il grafico appena proposto è stato tratto dal sito Bullion Vault e rappresenta il prezzo dell’oro in euro nella scorsa settimana. Possiamo notare che l’oro si è deprezzato nella moneta unica europea dopo la decisione della Fed, seppur in maniera lieve. Ciò significa che l’oro ha subito più perdite rispetto all’euro dopo la fine della riunione della banca centrale americana. La volatilità rispetto al grafico della quotazione in dollari è molto minore dato che il prezzo è oscillato solamente fra i 35.37€ al grammo e 35.11€ al grammo.

Mercato finanziario dell’oro: cosa aspettarci?

Il mercato finanziario dell’oro può almeno per il momento archiviare la questione relativa ai tassi di interesse imposti dalla Federal Reserve. Restano invece aperti altri fronti, tra cui quello italiano.

Ieri il FTSE MIB, ossia il maggiore indice della Borsa italiana, ha ottenuto forti guadagni grazie al raggiungimento dell’accordo fra l’Unione Europea e il governo italiano. Tali guadagni sono oggi però in bilico proprio per il rialzo dei tassi americani, ma è opportuno pazientare e valutare l’andamento della borsa nei prossimi giorni.

Oggi il mercato finanziario dell’oro è infatti in positivo proprio per via delle perdite in borsa, gli investitori stanno quindi trattando l’oro come un bene rifugio. Non è escluso che questo trend possa continuare nei prossimi giorni.

L’accordo fra Bruxelles e il governo inglese sulla Brexit sembra traballare, è molto difficile che il parlamento britannico possa accettare questo accordo, vista la fragilità della maggioranza che regge il governo May, ma soprattutto viste le frizioni all’interno dei tories. Tutto però è imprevedibile e il voto è slittato a gennaio.

In caso di hard brexit, ossia uscita dall’UE senza accordo, la banca centrale inglese aveva già avvisato che i rischi per danni l’economia potrebbero essere altissimi, i quali potrebbero essere attenuati in caso di accordo con l’UE. Difficile prevedere come si potrebbe comportare il mercato finanziario dell’oro, al momento sappiamo che negli ultimi tempi l’oro si è mosso nella stessa direzione della sterlina.

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