La quotazione dell’oro continua a crescere e supera i massimi degli ultimi 4 mesi

La quotazione dell’oro continua a crescere e raggiunge i 1.250$ l’oncia nel corso dell’ultima settimana, superando quindi il massimo degli ultimi 4 mesi, posizionato a quota 1.243$ l’oncia. Nel momento della stesura di questo articolo la quotazione dell’oro è pari a 1.244$ l’oncia, dunque ripiegando leggermente dal punto più alto di alcuni giorni fa, ma ancora sopra il precedente massimo.

Il prezzo dell’oro in euro è invece pari a 35,17€ al grammo, anch’esso in crescita rispetto alla nostra scorsa rilevazione, quando l’oro era quotato 35,08€ al grammo. Anche il prezzo dell’oro in euro aveva raggiunto nuovi massimi, toccando il valore più alto da 6 mesi, ovvero a quota 35,35€ al grammo.

A portare la quotazione dell’oro al rialzo sono stati diversi fattori, molti dei quali provenienti dagli Stati Uniti d’America. I dati macroeconomici americani non sono stati del tutto soddisfacenti. I nuovi lavoratori sono stati inferiori alle aspettative e ciò ha portato il timore di un rallentamento della crescita occupazionale. Inoltre i rendimenti dei titoli di Stato americani sono in calo e la Fed potrebbe ripensare la politica monetaria volta ad aumentare il costo del denaro gradualmente.

In questo contesto la quotazione dell’oro ne ha giovato essendo un bene finanziario rivale del dollaro e soprattutto un bene rifugio in tempi di crisi economica o di timore che quest’ultima possa esserci. Nel 2018 il dollaro americano ha avuto la funzione da bene rifugio scalzando di fatto l’oro. La valuta statunitense ha giovato del sostengo della Fed che ha alzato più volte il costo del denaro americano, ma soprattutto i rendimenti dei titoli del Tesoro USA sono stati sempre molto alti. Se il dollaro dovesse smettere di fungere da bene rifugio, l’oro potrebbe tornare ad esserlo.

Un altro fattore determinante proviene invece dall’Europa. La quotazione dell’oro non ha subito ripercussioni dalla crisi politica nel Regno Unito a proposito della Brexit, mentre l’euro ha subito un duro colpo. Ciò ha portato il prezzo dell’oro in euro quindi a crescere. La premier Theresa May ha rinviato il voto sull’accordo con l’UE e alcuni parlamentari britannici hanno inoltrato una mozione di sfiducia nei suoi confronti, bocciata però dal parlamento GB.

Proprio questa mattina le borse europee hanno aperto in positivo e lo spread BTP Bund è sceso ulteriormente grazie all’annuncio del presidente del consiglio italiano Conte di voler ridimensionare la manovra italiana di 6,4 miliardi di euro. Il rapporto deficit/PIL scenderebbe da 2,40% a 2,04%, i mercati hanno apprezzato, tra cui l’azionario e l’euro, mentre la quotazione dell’oro è rimasta pressoché invariata. Ciò ha portato a un lieve calo del prezzo dell’oro in Europa.

La quotazione dell’oro sui grafici

il prezzo dell'oro
Prezzo dell’oro in euro XAU/EUR su Bullion Vault

Il grafico qui proposto è stato preso da Bullion Vault e rappresenta l’andamento del prezzo dell’oro in euro nell’ultima settimana. Possiamo notare il grande rialzo di venerdì scorso che ha portato il prezzo da 34,97€ al grammo a 35,28€ al grammo in una sola sessione. Lunedì il prezzo dell’oro ha aperto in leggero ribasso fino a un mino di 35,10€ al grammo, ma da lì è poi ripartito fino a 35,35€ al grammo. Successivamente c’è stato un leggero calo soprattutto per la crescita dell’euro.

La quotazione dell'oro
La quotazione dell’oro in dollari XAU/USD

La quotazione dell’oro in dollari ha subito pressoché lo stesso andamento del prezzo in euro. Possiamo vedere la crescita di venerdì scorso da 1.237$ l’oncia a 1.250$ l’oncia. Lunedì il calo c’è stato anche qui, dato che la quotazione dell’oro è scesa fino a 1.241$ l’oncia, ripartendo poi verso quote più alte (1.249$ l’oncia), per poi tornare al minimo precedente. Nei giorni successivi la quotazione dell’oro è oscillata fra i valori di 1.241$ l’oncia e 1.247$ l’oncia. Attualmente possiamo dire che c’è una volatilità molto bassa.

Eventi che posso incidere sul prezzo dell’oro

La quotazione dell’oro dipenderà come sempre da fattori esterni, principalmente dagli andamenti di euro e dollaro. Questo pomeriggio ci riunirà il consiglio direttivo della BCE, che potrebbe porre fine al Quantitative Easing. Tale mossa potrebbe incidere sui mercati azionari e di conseguenza anche su quello dell’oro.

Il 19 dicembre si riunirà invece la Fed, che probabilmente alzerà i tassi di interesse, ma molta attenzione sarà posta sulle future scelte della banca centrale americana. Una revisione del programma di rialzi nel 2019 potrebbe favorire l’oro a svantaggio del dollaro.

Le tensioni commerciali fra Stati Uniti d’America e Cina tengono ancora banco. Il riavvicinamento al G20 in Argentina è stato ostacolato dall’arresto della figlia del fondatore di Huawei in Canada su ordine USA. Pechino ha protestato richiedendo il rilascio immediato. La notizia ha fatto crollare le borse mondiali, ma non ha avuto conseguenze nei giorni successivi.

Per quanto riguarda la manovra economica italiana si attende la risposta ufficiale della Commissione Europea. Al momento il commissario Moscovici ha dichiarato che la proposta del governo non è sufficiente.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *