La Cina risponde ai dazi e la quotazione dell’oro sale

La risposta della Cina ai dazi di Trump non si è fatta attendere e ha annunciato l’aumento delle tariffe su alcune tipologie di prodotti americani importati. La notizia ha portato la quotazione dell’oro al rialzo e a tornare intorno alla soglia dei 1.300$ l’oncia, superando invece di netto il livello dei 37€ al grammo.

Nel momento della stesura del nostro articolo il prezzo dell’oro è pari a 37,12€ al grammo, registrando rispetto alla nostra scorsa rilevazione una crescita dello 0,46%. La quotazione in dollari invece raggiunge i 1.295$ l’oncia, ottenendo un rialzo dello 0,77%.La crescita del valore dell’oro non è stata quindi così forte, ma segnaliamo la continuazione del trend crescente ormai in atto da circa due settimane.

Come abbiamo già anticipato l’incremento del prezzo dell’oro è in gran parte dipeso dall’acuirsi delle dispute commerciali fra Cina e Stati Uniti d’America. Quest’ultimi avevano annunciato l’aumento delle tariffe sui prodotti cinesi importanti negli USA dal 10% al 25%, dopo che la Cina ha deciso, come riporta la Reuters, di effettuare modifiche sostanziali al testo dell’accordo da firmare.

Le contromisure della Cina

La Cina ha dichiarato subito di voler prendere contromisure all’aumento dei dazi da parte della Casa Bianca, sebbene una delegazione guidata dal vicepremier Liu He avesse continuato a negoziare a Washington in cerca della risoluzione dello stallo.

La risposta della Cina consiste nella decisione di alzare le tariffe su alcune categorie di prodotti statunitensi dal valore di 60 miliardi di dollari. Inoltre la Cina smetterà di comprare beni agricoli e gas liquefatto americano (prodotti da acquistare “promessi” durante le trattative), ma anche aerei Boeing.

In particolar modo, come riporta il Corriere della Sera, le tariffe aumenteranno dal 10% al 20% sui prodotti vegetali, animali e sulla frutta congelata; al 20% sui prodotti chimici e al 5% sul settore dei componenti delle automobili, utensili e trattori. Rimangono fuori dall’aumento delle tariffe gli acquisti di aerei commerciali e le forniture di petrolio.

I nuovi dazi entreranno in vigore dal 1 giugno, ma alcuni effetti immediati già si sono visti. Le borse hanno reagito tutte in rosso, soprattutto quelle europee e americane. L’oro invece, come abbiamo già anticipato, ha ottenuto un rialzo, comportandosi in questo caso ancora una volta da bene rifugio.

Altri temi interessanti

I dazi annunciati da Trump sono poi entrati in vigore lo scorso venerdì, mentre continua il dialogo fra le due superpotenze, sebbene il presidente americano su Twitter alterni frasi provocatorie a frasi distensive.

Attualmente il prezzo dell’oro sembra essere guidato principalmente dalla disputa commerciale fra Cina e USA, per questa ragione gli dedichiamo gran parte del nostro approfondimento. Altri temi interessanti che possono riguardare il prezzo dell’oro se non ora, ma in futuro comunque ve ne sono.

Uno di questi riguarda il nostro Paese, infatti lo spread BTP Bund è salito e ha toccato i 290 punti base, ciò può essere dipeso da vari fattori, ma in concomitanza con il rialzo dello spread ci sono state le parole del vicepremier Salvini, che ha fatto riferimento a uno sforamento del deficit-pil del 3%. L’altro vicepremier, Di Maio, ha parlato di “sparate irresponsabili” e che “fanno salire lo spread”.  Le tensioni interne al governo italiano potrebbero allertare i mercati, che al momento non stanno reagendo bene.

Che sia il momento di comprare di oro per salvaguardare i propri risparmi?

Prezzo dell’oro sui grafici

Il grafico appena mostrato è stato estratto da Bullion vault e indica il prezzo dell’oro in euro nell’ultima settimana. Possiamo notare il gran rialzo di luendì scorso nel momento dell”annuncio delle contromisure cinesi ai dazi statunitensi. Il prezzo è infatti salito da 37,65€ al grammo a 37,25€ al grammo, per poi iniziare una fase laterale da lunedì fino ad oggi, sempre sopra i 37€ al grammo.

Il secondo grafico mostra invece la quotazione dell’oro in dollari nell’ultima settimana. Anche qui è facilmente osservabile il rialzo di lunedì scorso che ha portato l’oro a superare i 1.300$ l’oncia, per poi ripiegare leggermente sotto questa soglia. Anche su questo grafico la quotazione dell’oro ha vissuto giorni di stallo, dove il prezzo è rimasto pressoché invariato.

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