La mosse della Fed potrebbero supportare il rialzo dell’oro

In questa settimana passata abbiamo constatato un leggero rialzo dell’oro, dato che il suo prezzo dalla scorsa rilevazione è passato da 34,49€ al grammo a 34,61€ al grammo. Più consistente è stata la crescita della quotazione dell’oro in dollari, che è salita da 1.214$ l’oncia a 1.227$ l’oncia.

Il rialzo dell’oro in euro è stato più contenuto a causa di un guadagno della moneta unica europea, che aveva toccato i minimi annuali. Il cambio euro dollaro si aggira ora intorno a 1,14, ma il 14 novembre scorso aveva raggiunto quota 1,1214, considerato il punto più basso del 2018.

È importante parlare della correlazione fra euro e oro, dato che soprattutto negli ultimi tempi i due beni finanziari hanno avuto un andamento di mercato molto simile. Ambedue hanno una correlazione opposta con il dollaro americano e per questa ragione affrontare tematiche relative all’euro significa approfondire la quotazione dell’oro.

Il possibile accordo per la Brexit aveva spinto oro ed euro al rialzo, mentre le dimissioni di 4 ministri britannici aveva portato entrambi a una battuta d’arresto. Infatti tra i 4 ministri dimissionari figura Dominic Raab, ministro proprio per la Brexit, che con una lettera ha espresso la sua contrarietà alla bozza di accordo raggiunta con l’UE.

A spingere per un maggior rialzo dell’oro potrebbero però essere le prossime mosse della Fed. Secondo alcuni analisti la banca centrale americana potrebbe rimettere in discussione il suo programma di rialzo graduale dei tassi di interesse, ossia uno a dicembre e altri tre nel corso del 2019.

Sembra infatti che l’economia mondiale stia rallentando e questo non può essere ignorato, come afferma il vicepresidente della Fed Richard Clarida, il quale aggiunge in una dichiarazione alla CNBC che la Fed potrebbe arrivare a una politica monetaria neutrale.

Il presidente della Fed, Jerome Powell, non sconfessa il suo vice sulle preoccupazioni della banca centrale, che secondo lui dovrebbe “valutare con estrema attenzione come i mercati e l’economia reale reagiranno ai cambiamenti di politica monetaria”.

L’ultimo dato sull’inflazione statunitense non ha mostrato un rallentamento, ma le dichiarazioni del presidente Fed e del suo vice non possono passare inosservate. Se il dollaro dovesse iniziare a perdere appeal per gli investitori, probabilmente potrebbe concretizzarsi un rialzo dell’oro, dato che il metallo prezioso è scambiato direttamente nella valuta statunitense.

Rialzo dell’oro nell’ultima settimana

Prezzo dell'oro
Prezzo dell’oro in euro – Bullion Vault

L’immagine appena proposta mostra il prezzo dell’oro in euro presente sul sito Bullion Vault. Notiamo subito il rialzo dell’oro a partire dal 20 novembre, quando in poche ore il prezzo è passato da 34,29€ al grammo a 34,59€ al grammo.Precedentemente il prezzo è stato pressoché stazionario, sintomo che il suo andamento non è stato così diverso da quello dell’euro.

Negli ultimi giorni il prezzo dell’oro sta continuando a crescere, seppur molto lentamente, raggiungendo gli attuali 34,61€ al grammo.

quotazione oro
Quotazione dell’oro in dollari XAU/USD

Il grafico qui sopra mostra invece la quotazione dell’oro in dollari (XAU/USD), dove il rialzo dell’oro è molto più marcato, Nell’ultima settimana infatti è cresciuto continuamente, salvo alcune correzioni lunedì e mercoledì. La quotazione giovedì scorso era pari a 1.208$ l’oncia (34,39€ al grammo in quel momento), ma ha raggiunto il giorno successivo quota 1.225$ l’oncia (34,52€ al grammo).

La prima correzione di lunedì ha poi deprezzato l’oro fino a 1.218$ l’oncia (34,32€ al grammo), che è poi salito a quota 1.228$ l’oncia (34,63€ al grammo). Successivamente ha avuto un’ulteriore contrazione fino a 1.219$ l’oncia (34,49€ al grammo), prima di raggiungere il massimo settimanale a 1.230$ l’oncia (34,63€ al grammo).

Cosa aspettarci dal mercato dell’oro?

Il mercato dell’oro può essere ancora una volta dipendente dal dollaro americano, ma anche dall’euro. Infatti la firma definitiva dell’accordo fra Regno Unito ed Unione Europea sulla Brexit potrebbe portare al rialzo dell’oro e dell’euro, dato che si tratterebbe di una notizia positiva per l’economia europea. Viceversa un mancato accordo potrebbe spingere l’euro al ribasso e potrebbe trascinare al deprezzamento anche l’oro. Tuttavia queste analisi non possono essere prese per verità assolute.

La Commissione Europea ha bocciato la manovra italiana, ma i mercati non hanno reagito a questa scelta, dal momento che l’evento è stato già scontato negli ultimi tempi. Un’eventuale trattativa o la procedura d’infrazione per debito eccessivo all’Italia potrebbe però avere effetto sui mercati, dunque la questione è tutt’altro che conclusa.

Gli investitori guardano con attenzione ancora alla Fed, che se dovesse cambiare strategia potrebbe alterare i mercati, compreso quello dell’oro, ma soprattutto del dollaro americano.

 

 

 

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