Il Marengo Italiano Umberto I è stato coniato dal 1879 al 1897 in modo discontinuo dalla zecca di Roma, che produsse poco più di 8 milioni di esemplare con il profilo di Umberto I, figlio del primo re d’Italia Vittorio Emanuele II nel 1878.
Umberto I fu un re non apprezzato da tutti a causa di eventi dove fu protagonista in positivo e altri in negativo. Nel 1884 prestò aiuto a Napoli, città colpita dal colera quell’anno. Inoltre è sotto il suo regno che fu approvato il codice Zanardelli, il quale abolì la pena di morte.
Fra gli episodi negativi il più critico fu la repressione dei moti del 1898, dove diede l’onorificenza al generale Bava Beccaris, che poco prima aveva sparato sulla folla a Milano proprio nel corso dei moti popolari.
Umberto I subì nella sua vita ben tre attentati, ma si salvò solo nei primi due, il terzo fu infatti per lui fatale. Il re fu ucciso da Gaetano Bresci il 29 luglio 1900 a Monza.
Sul dritto di questo marengo d’oro troviamo Umberto I, opera disegnata dall’incisore Speranza, la cui firma si trova sul collo del re. Intorno al capo del re è presente la scritta “UMBERTO I RE D’ITALIA”. In basso viene indicata la data di coniazione.
Sul rovescio del marengo italiano Umberto I è disegnato lo stemma reale con intorno il collare dell’Annunziata fra un ramo di quercia e uno ramo di alloro. Alla sinistra dello stemma sabaudo si trova la “L” che sta ad indicare le “lire”, mentre a destra il numero 20, che corrisponde dunque al valore nominale di 20 lire. Il marengo italiano ha infatti un valore nominale di 20 lire.
Il peso in oro del Marengo italiano Umberto I è di 5,8 grammi su un totale di 6,45 grammi. La purezza dell’esemplare è del 90%, che in millesimi è pari a 900/1000. Il diametro della moneta è di 21 millimetri.