Caciques” significa “Capi” su ognuna di queste monete vi è infatti il ritratto di un capo indiano venezuelano. Sono stati coniati in Svizzera dall’Inter-change Bank Suiza per il Venezuela. Sono state realizzate dal 1955 al 1961 in varie dimensioni per essere intercambiabili con monete d’oro europee. Nel 1955 l’oro era ancora la moneta preferita dai paesi. La più grande unità Caciques pesa 22,2 grammi di oro fino .900 (.6430 once troy puro).
Cacique da 20 Bolivares inserita nella serie “Capi del 16° secolo” e dedicata a Naiguatà, capo nativo venezuelano.
Secondo le leggende indigene, era forte, coraggioso e un po’ romantico. Era molto affascinato dai gabbiani, per questo Naiguatá trascorreva molte ore a contemplare questi uccelli che erano la sua unica compagnia.
Quando i colonizzatori spagnoli, comandati dal capitano Rodríguez Suárez, arrivarono nelle terre di Cacique Naiguatá, li accolse con grandi dimostrazioni di ospitalità, offrendo loro mais, manioca e pesce.
Un soldato sparò con il suo archibugio contro uno dei suoi amati gabbiani. Infuriato per quello che considerava un atto selvaggio, Naiguatá chiese al comandante degli spagnoli di consegnare il caporale che aveva ucciso l’uccello, ma il comandante Capitano Rodríguez Suárez rifiutò, così Naiguatà assaltò il forte dove si trovava il soldato che aveva ucciso il gabbiano.
Ma quando lo aveva già sottomesso ed era pronto a giustiziarlo, un’ondata di gabbiani volò sopra il forte e Naiguatà lo prese come un segno di perdono, così lasciò libero il soldato.
La moneta sul dritto mostra un ritratto dell’indios e sopra la scritta circolare Caciques De Venezuela ed il suo nome “Naiguatà” in basso.
Sul rovescio appare una mano che tiene un mazzo di frecce, in primo piano la scritta Venezuela, in alto ad arco Caciques.
Di sicuro interesse numismatico questi piccoli capolavori venezuelani.
Monete classificate come molto rare, in passato purtroppo molti di questi bellissimi esemplari sono stati fusi