La moneta da 20 dollari d’oro americani fu coniata dal 1850 al 1933 dalla zecca degli Stati Uniti, ossia la United States Mint. Viene chiamata anche “Doppia Aquila” (Double Eagle), dal momento che la moneta aveva un valore nominale doppio rispetto a quella da 10 dollari d’oro, che prendeva il nome di “Aquila” (Eagle).
Dal 1850 al 1907 la doppia aquila fu denominata anche “Liberty Head” per via del disegno presente sul dritto realizzato da James B. Longacre, dove è rappresentata la libertà sotto forma di una donna di profilo. Dal 1907 al 1933 la moneta da 20 dollari d’oro americani veniva chiamata “Saint-Gaudens” in onore dello scultore Augustus Saint-Gaudens che disegno i due lati della moneta d’oro. In quest’ultimo caso la personificazione della libertà è vista da un punto di vista frontale.
Con la conquista dell’Ovest e la scoperta di grandi giacimenti d’oro in California il Congresso degli Stati Uniti d’America approvò nel 1849 la coniazione della moneta da 20 dollari americani,
Il peso totale dei 20 dollari americani è di 33,44 grammi, di cui 30,09 grammi in oro, fornendo quindi alla moneta una purezza del 90%. Il restante 10% è costituito da rame, necessario per rendere la moneta resistente all’usura. Il diametro della moneta d’oro è di 34,1 millimetri.
Sul dritto della Doppia Aquila Liberty Head troviamo 13 stelle intorno alla figura della Libertà, le quali rappresentano le 13 colonie divenute poi indipendenti dal Regno Unito in seguito alla guerra d’indipendenza americana. Sotto il collo del profilo della donna è impressa la data di coniazione.
Sul rovescio dei 20 dollari d’oro americani Liberty Head è disegnata un’aquila ad ali spiegate che artiglia delle frecce e un ramoscello d’ulivo. Sul petto dell’aquila è disegnato uno scudo di forma quadrata.Nella parte superiore del rovescio è incisa la dicitura “UNITED STATES OF AMERICA”, mentre nella parte inferiore è inciso il valore nominale della moneta in lettere “TWENTY DOLLARS”, ossia 20 dollari. Anche il disegno del rovescio è stato disegnato da James B. Longacre, all’epoca capo incisore della United States Mint.
Sul dritto della Doppia Aquila Saint-Gaudens la libertà regge una torcia e un ramo d’ulivo con sullo sfondo dei raggi di Sole. Si può inoltre vedere il Campidoglio degli Stati Uniti. In circolo vicino ai bordi sono presenti 46 stelle, ossia il numero degli Stati federali nel 1907.
Sul rovescio dei 20 dollari d’oro americani Saint-Gaudens è disegnata un’aquila sostenuta dai raggi del Sole. Nella parte alta troviamo le scritte “UNITED STATE OF AMERICA” e “TWENTY DOLLARS”. Nell’edizione del 1907 non era presente il motto degli USA “IN GOD WE TRUST”, che fu aggiunto a partire dalle monete del 1908 per ordine del Congresso statunitense.
Nel 1933 il neo presidente Franklin Delano Roosevelt portò gli USA fuori dal Gold Standard per avviare una politica di ripresa economica dopo la Grande Depressione nata con la crisi del ’29. Il governo decise di ritirare tutte le monete d’oro esistenti, dichiarandone illegale il possesso. Come da programma la US Mint aveva però già coniato 445.000 esemplari del 1933, che però non entrarono mai in commercio e venne ordinato di fonderli tutte, ad eccezione di due esemplari, che furono inviati allo Smithsonian Institute.
Si scoprì che dieci esemplari furono rubati dal direttore della zecca del tempo George McCann, nove dei quali furono ritrovati e distrutti, il decimo però finì nelle mani del re d’Egitto Farouk, che chiese licenza agli USA per poter portare nella sua collezione personale quella moneta. Gli Stati Uniti accettarono non sapendo che si trattasse dei 20 dollari d’oro americani del 1933 rubati, dato che non era ancora emerso il furto. Dopo anni di ricerche la moneta tornò in patria e fu venduta all’asta a un compratore anonimo per il valore di 7.590.020 dollari.